Processo plusvalenze: ecco la sentenza su Juve e Napoli

E’ arrivata la decisione del Tribunale Federale in merito alla questione legata alle Plusvalenze e che coinvolge Juve, Napoli e altri club

Un processo sportivo durato pochissimo e che ha portato immediatamente alla sentenza: il tribunale nazionale federale ha già preso una decisione in merito al caos plusvalenze, che ha coinvolto molti club del nostro campionato. Mesi di indagini, interrogatori e di accuse, hanno partorito una sentenza che farà discutere.

Andrea Agnelli
I dirigenti della Juventus © Ansa

Si chiude con un nulla di fatto il procedimento sulle plusvalenze che ha visto coinvolte diverse società di calcio italiane. Su tutte la Juventus e il Napoli. Tutti prosciolti i dirigenti e le società finite a giudizio al Tribunale nazionale federale per il caso delle plusvalenze. Nessun reato, nessun colpevole. Per la giustizia sportiva non esiste nessuna infrazione delle norme federali. 

Ecco il comunicato ufficiale: “Il tribunale federale nazionale disciplinare, composto da Carlo Sica (Presidente relatore) Giuseppe Rotondo (Vice Presidente relatore), Giammaria Camici (Componente relatore), Amedeo Citarella (Componente relatore) Roberto Pellegrini ( Componente relatore), Carlo Purificato (Componente aggiunto relatore),  Luca Voglino (Componente aggiunto relatore), Paolo Fabricatore (Rappresentante AIA) , ha pronunciato, decidendo all’esito dell’udienza tenutasi nei giorni 12, 14 e 15 aprile 2022, sul deferimento proposto dal Procuratore Federale n. 7506/233 pf21-22/GC/GR/blp del 1 aprile 2022 nei confronti dei dirigenti coinvolti e delle società FC Juventus Spa, UC Sampdoria Spa, SSC Napoli Spa, FC Pro Vercelli 1892 Srl, Genoa CFC Spa, Parma Calcio 1913 Srl, Pisa Sporting Club Srl, Empoli FC Spa, AC Chievo Verona Srl, Novara Calcio Spa e Delfino Pescara 1936 Spa, il seguente dispositivo: Il Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare, definitivamente pronunciando, proscioglie i deferiti. Così deciso nella Camera di consiglio del 15 aprile 2022 tenuta in modalità videoconferenza, come da Decreto del Presidente del Tribunale Federale Nazionale n. 1 del 1° luglio 2021.

 

 

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