“Soldati uccisi e mezzi distrutti”: da Kiev arriva il bilancio delle perdite russe

Da Kiev forniscono i numeri delle vittime russe e sulle perdite dell’esercito nei territori ucraini: il bilancio è pesantissimo.

Numeri pesanti e destinati a crescere, devastazione, distruzione nei mezzi da guerra e tante vittime. Dall’account Twitter l’esercito di Kiev fornisce un bilancio delle perdite inflitte alla Russia dopo 50 giorni di guerra.

bilancio kiev
Da Kiev arriva un pesante bilancio sulle perdite russe © Ansa

Quella che doveva essere una rapida invasione, “un intervento nei territori ucraini”, così come sottolineato da Putin, si è trasformato in un lungo conflitto con perdite pesanti e una crisi umanitaria nelle città maggiormente colpite. La resistenza però ha prodotto perdite gravissime anche nell’esercito invasore, e da Kiev arrivano i numeri delle vittime e dei mezzi abbattuti.

Dati pesanti, aggiornati nell’account Twitter in un bilancio che dà la dimensione di quanti soldati abbiano perso la vita nei combattimenti, ormai lunghi e logoranti in diverse città sconvolte dalla guerra.

“Più di 20mila morti”: da Kiev arriva il bilancio delle perdite russe

Militari
Gravi perdite per l’esercito russo © Ansa

Dai dati forniti dall’esercito di Kiev, sarebbero più di 20mila i soldati russi caduti nelle battaglie in Ucraina. Nell’ultimo aggiornamento sulle perdite subite fino ad ora da Mosca, l’esercito afferma di aver abbattuto 163 aerei da caccia, circa 150 elicotteri e 138 droni inviati nelle città ucraine. 

Le forze armate affermano inoltre di aver distrutto 762 carri armati, 371 pezzi di artiglieria e circa 2000 blindati per il trasporto del personale. Il bilancio si arricchisce dei numeri sui sistemi missilistici messi fuori uso, e poi ancora dei 125 lanciamissili distrutti, di circa 1500 veicoli e 76 autocisterne per il rifornimento di carburante. Abbattute anche 66 unità di difesa antiaerea, 26 equipaggiamenti speciali e 8 navi, fra le quali l’orgoglio della marina russa.

La Moskva è infatti stata coinvolta in un pesante incendio, e l’incrociatore che per la Russia è stato fondamentale nelle prime fasi della guerra e determinante nel conflitto, è una perdita gravissima sottolineata con orgoglio dall’Ucraina, sempre più decisa a chiedere armi per resistere.

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