Quattro presenze in campionato, poche apparizioni, ma uno stipendio incredibile: ecco quanto guadagna l’esterno
Al minuto 74 di Real Madrid – Getafe del 9 aprile scorso, l’allenatore dei blancos, Carlo Ancelotti, fa entrare in sostituzione di Benzema, Gareth Bale. Erano passati 773 giorni dall’ultima volta che aveva indossato la maglia del Real Madrid nonostante uno stipendio incredibile.
La parabola di Gareth Bale è la perfetta sintesi del calciatore moderno: talento purissimo, idolo incontrastato del suo Galles e del Tottenham, squadra con il quale diventa un crack mondiale, il passaggio ad una grande potenza europea come il Real Madrid con un ingaggio di 18 milioni di euro all’anno, due finali di Champions decise dalle sue giocate e poi il lento ma inesorabile declino, infortunio dopo infortunio, prestazioni deludenti e incomprensioni con una piazza che ad un certo punto non gli perdona più nulla.
Una pioggia di fischi
L’ultima sua presenza ufficiale era del 26 febbraio 2020, negli ottavi di finale di Champions contro il Manchester City. Da allora è successo praticamente di tutto. Infortuni assortiti, un trasferimento quasi forzato e poco fortunato in prestito al suo Tottenham, il ritorno a Madrid e il confinamento ai margini della rosa prima con Zidane e poi con Ancelotti. Poi quei 16 minuti contro il Getafe con 4 palloni toccati, un tiro tentato e pure sbagliato in totale. Ma soprattutto ogni volta che Bale toccava il pallone, giù bordate di fischi. Ogni volta che la sfera si avvicinava ai suoi piedi, giù una pioggia di insulti. Un amore sconfinato nell’odio da parte della gente del Madrid. Una involuzione surreale, una carriera improvvisamente inceppata schiava comunque di un contratto che non lascia margini di manovra, a nessuno.
Il 30 giugno sarà la fine di un incubo
Questo contratto da 18 milioni di euro, diventato capestro, scadrà il 30 giugno prossimo e sarà una liberazione per tutti, per il club, per i tifosi, per il giocatore. Il gallese a Madrid oramai non corre più, si trascina verso un futuro diventato incerto. Qualcuno afferma che stia pensando al ritiro, altri che sarebbe disposto ad andare a giocare addirittura in Championship, allo Swansea. Il campione che era si è sciolto come neve al sole, lasciando spazio a un uomo ricchissimo sì ma prigioniero dei suoi sogni, un carcerato che conta i giorni che lo separano dall’addio alla patria galera per tornare a respirare l’erbetta verde di un campo di calcio.