Lautaro segna, Handanovic è un muro e Perisic come sempre fra i migliori: l’Inter va in finale trascinata da un Toro da record e da Gosens. Per il Milan rabbia e rimpianti, soprattutto per un gol annullato a Bennacer.
Il derby va all’Inter e San Siro si inchina a Lautaro Martinez. Il Toro è l’eroe della semifinale di Coppa Italia. Doppietta spettacolare, al volo e con cucchiaio, e tifosi in delirio in uno stadio pieno. L’Inter ha meritato il passaggio del turno, blindato poi da Gosens.
Nel primo tempo la squadra di Inzaghi ha chiuso i varchi e Handanovic ha sbrogliato le situazioni più delicate, nella ripresa si è difesa da grande squadra sul forcing del Milan ed è stata aiutata anche dal Var in una occasione che scatenerà polemiche. A Pioli resta l’amaro in bocca. La sua squadra ha creato pericoli e giocato una buona gara, ma gli è mancato un Lautaro, e se lo gode l’Inter, con tanto di record. La cronaca: San Siro pieno in ordine di posto e qualche sorpresa. Pioli dà spazio a Saelemaekers al posto di Messias mentre Inzaghi lascia in panchina Dzeko e Dumfries per Correa e Darmian.
La scelta è premiata al minuto numero 4. L’esterno prende palla e mette in mezzo per Lautaro che si stacca da Tomori e al volo trova l’angolo alto. Esplode il pubblico di San Siro per una rete pazzesca del Toro, in gran forma dopo un periodo di difficoltà. Il Milan prova a ragionare e il copione è chiaro. L’Inter fa la partita, cerca con verticalizzazioni rapide di innescare punte ed esterni e chiude i varchi con ordine. Il Milan riparte, cresce e al 28′ sfiora il pari. Leao va all’uno contro uno in area, salta un uomo e calcia forte ma la sfera termina sul ginocchio di Handanovic. Il primo tempo è nervoso. Al 30′ manca un cartellino a Perisic dopo un intervento pericoloso su Theo, e dalla punizione il francese pesca Saelemaekers, che da fuori area trova un grande Handanovic.
Il Milan cresce, ma l’Inter di rimessa è velenosa. Da un break di Tonali però nasce l’occasione più ghiotta per i rossoneri. Il centrocampista serve Leao e va a chiudere il triangolo allargando il piatto. La sfera però carambola su Giroud con Handanovic battuto e i nerazzurri si salvano. Ancora brividi per l’Inter al 40′. Perisic salva sulla linea di porta anticipando Kessié e sul capovolgimento di fronte Lautaro blinda il risultato. Palla di Correa fantastica sul taglio del Toro e cucchiaio d’esterno che batte Maignan.
Lautaro segna, Handanovic è un muro, Gosens la blinda: l’Inter è la prima finalista ma quante polemiche per il Var
Due perle di Lautaro chiudono il primo tempo, e nella ripresa ci si attende la reazione di un Milan comunque molto pericoloso. Pioli getta subito nella mischia Brahim Diaz e Messias per Saelemaekers e Tonali. Il Milan va a caccia del gol per dimezzare lo svantaggio e rientrare in corsa. Sale la pressione rossonera e l’Inter si affida al contropiede. Al 65′ su un corner la palla termina sui piedi di Bennacer. Esterno violento e Handanovic battuto. Può iniziare un’altra partita, ma si va al Var.
Kalulu in fuorigioco non tocca la palla ma la sua posizione è ritenuta influente nel disturbare la visuale di Handanovic. Rete annullata. Al 70′ Lautaro esce e si gode la standing ovation. Il match si chiude però all’82’. Brozovic recupera un pallone e pesca Gosens, appena entrato. La deviazione vale il 3-0 e i nerazzurri sono in finale.
Termina quindi con la vittoria dell’Inter, in grado di trovare subito due reti blindando poi la difesa da squadra matura. L’eroe è Lautaro, ancora in gol in un derby con un record speciale. E’ la terza volta che il Toro segna o fornisce assist nei primi 5 minuti contro il Milan. Questa volta però il suo exploit e il tris di Gosens valgono la finale di Coppa. Contro la Fiorentina o in un altro suggestivo scontro con la Juventus per tentare di portare a casa due trofei oltre alla Supercoppa. Per il Milan invece solo l’amaro in bocca e testa al campionato per evitare che il ko possa condizionare la lotta scudetto. Inzaghi intanto festeggia con merito. La sua squadra nel momento più caldo della stagione è in grande forma, e i meriti del tecnico sono evidenti.