Portanova e l’accusa di violenza di gruppo. La vittima: “Accanimento animalesco”

Il calciatore del Genoa dovrà difendersi dalle accuse di violenza sessuale di gruppo. Il legale: “Punteremo al rito abbreviato, troppe persone hanno sofferto”.

Una vicenda dai contorni macabri quella che vede coinvolto Manolo Portanova. Lo scorso 28 marzo il calciatore del Genoa è stato rinviato a giudizio con l’accusa di violenza sessuale di gruppo dal Procuratore della Repubblica facente funzioni del Tribunale di Siena, Nicola Marini. I fatti risalgono alla notte del 31 maggio 2021. L’episodio si sarebbe verificato in un appartamento di Siena di proprietà di un amico del giocatore classe 2000. La vittima, una ragazza di 22 anni, ha rivelato i dettagli di quella sera.

Manolo Portanova
Manolo Portanova è stato accusato di violenza di gruppo e rischia dagli 8 ai 14 anni di reclusione (Instagram)

In suo compagnia c’era anche un’amica, che però si era appartata con un altro ragazzo. “A un certo punto ho sentito la presenza di altre persone che ridevano in camera da letto – ha raccontato la giovane – Mi sono alzata con la scusa di prendere una bottiglia d’acqua e ho acceso la luce: davanti a me c’erano tre uomini nudi. Ho detto che non volevo, ma non si sono fermati“. Gli atti trattano poi di abusi compiuti da due, tre persone per volta, “violenze sessuali, percosse, sputi, insulti, accanimento animalesco sul suo corpo concepito come un oggetto“.

La difesa dell’avvocato di Portanova

Dopo circa mezz’ora la ragazza viene lasciata libera e successivamente si reca al pronto soccorso dove i medici la sottopongono ad una visita approfondita che accerta colpi ai fianchi, ai glutei e ferite profonde alle parti intime, dimettendola con una prognosi “superiore ai 40 giorni“. Il legale di Portanova, Gabriele Bordoni, ha anticipato al Secolo XIX la linea difensiva: “Con ogni probabilità chiederemo di aver accesso al rito abbreviato. Abbiamo svolto indagini dalle quali a nostro parere emerge che il rapporto è stato consensuale“.

Portanova
Il calciatore del Genoa, Manolo Portanova (Instagram)

È arrivata la replica anche da parte dell’avvocato della controparte, Jacopo Meini: “È stato un atto di violenza assurda e immotivata. C’era il consenso a un rapporto sessuale con il calciatore, non con gli altri“. Anche il diretto interessato, Manolo Portanova, ha affidato alcune parole al suo rappresentante: “Da mio padre e dal mondo dello sport ho ereditato valori sani e il rispetto per tutti, in particolare per le donne. Sono addolorato per i danni psicologici patiti dalla ragazza“.

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