Cingolani sicuro: “Interromperemo fornitura gas dalla Russia”

Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano ‘La Stampa’. Ovviamente si è discusso della situazione che si sta verificando in Ucraina ed anche del discorso che riguarda il gas russo

Intervista della Stampa a Roberto Cingolani
Roberto Cingolani (Ansa Foto)

Per il ministro Cingolani non ci sono più dubbi. Anzi, non bisogna perdere un solo attimo in più: bisogna interrompere i rapporti con la Russia per quanto riguarda la fornitura del gas. Lo ha ribadito ancora una volta, questa volta rilasciando una intervista ai microfoni de ‘La Stampa‘. Ha aggiunto che si tratta anche di una questione “etica” ed ha spiegato anche il motivo: “Ogni giorno diamo un miliardo di euro alla Russia per la fornitura del gas, in questo modo stiamo finanziando il conflitto che stanno combattendo in Ucraina“.

Secondo i primi calcoli pare che a partire dal secondo semestre del prossimo anno, il nostro paese potrebbe iniziare ad avere una quasi totale indipendenza. In che modo? Con l’obiettivo di sostituire i 29 miliardi di metri cubi di gas russo con altrettanto gas che deve essere prodotto da altri paesi e che si trovano in continenti diversi. Anche se ci ha tenuto a ribadire che l’Italia, rispetto alle altre nazioni, ha un piccolo vantaggio: ovvero quello di avere cinque gasdotti che si collegano a nord, sud ed est.

Cingolani: “Bisogna aumentare capacità di rigassificazione

Cingolani
Il ministro Cingolani (Ansa Foto)

Un altro tema principale è quello di riuscire ad aumentare la capacità di rigassificazione. Oltre ai tre che già ci sono in Italia, ne potranno essere impiantati altri che possono fungere da galleggianti visto che: “Non devono rimanere lì per sempre“. Anche se per il momento l’obiettivo è quello di continuare ad accelerare sulle rinnovabili e altre fonti.

Se la guerra non dovesse durare a lungo i rapporti con a Russia potrebbero terminare entro e non oltre il 2030. In conclusione ha voluto dire la sua sul Pnrr: “Credo che non sia questo il momento di riscrivere il piano. Noi lo inizieremo, ma qualcuno lo dovrà continuare, quindi speriamo che venga data continuità di azione“.

 

 

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