Aguero, dal calcio ai videogame: “Mi hanno bloccato la carta di credito”

L’ex attaccante del Manchester City e della nazionale argentina ha intrapreso una nuova avventura dopo aver dato l’addio al calcio: “In due settimane ho speso 10 mila dollari per un videogioco”.

Dal campo da calcio al joystick e tv. Dopo aver detto addio al calcio i dei problemi cardiaci, la vita di Sergio Aguero è cambiata completamente. Da vero appassionato di videogame, l’ex calciatore di Barcellona e Manchester City a 33 anni ha deciso di approfondire il discorso legato ai giochi online legati alla piattaforma Twitch. In poco tempo il suo canale è diventato tra i più seguiti al mondo e può vantare ben 4 milioni di follower.

Sergio Aguero
L’ex calciatore di Atletico Madrid e Manchester City, Sergio Aguero (Instagram)

Il successo nei panni di streamer gli hanno permesso di stringere delle collaborazioni con ESPN E Disney+: El Kun infatti ha firmato un contratto per la creazione di contenuti video per la tv e lo streaming. Il suo nome è stato recentemente inserito nella Hall of Fame della Premier League visti i 10 anni trascorsi con la maglia del City, impreziositi dalla vittoria di ben 15 trofei.

Sergio Aguero e la passione per ‘The Grand Mafia’

Tra i giochi preferiti dell’ex calciatore spicca sicuramente ‘The Gran Mafia‘. Un videogame in cui si indossano i panni di un boss della malavita che deve raggiungere degli obiettivi e portare a termine delle missioni per conquistare i territori dei nemici. In una recente live su Twitch, Aguero ha rivelato di aver speso ben 10 mila dollari in due settimane per vendicarsi di un altro giocatore che lo aveva attaccato per fargli perdere potere.

Nel gioco si può vedere chi ti ha attaccato e allora mi sono vendicato – ha spiegato El Kun – Ho comprato talmente tante cose per rinforzarmi e crescere di livello che la banca di ha bloccato la carta di credito. In due settimane ho speso 10 mila dollari e sono diventato il numero 1 del server. Quando gli altri giocatori mi chiedono cosa faccio nella vita gli rispondo che sono un uomo d’affari e che lavoro a Dubai“.

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