Il nuovo film sulla saga dei supereroi più famosi al mondo per il momento non verrà distribuito in Arabia Saudita causa riferimenti LGBTQ
E’ il film più atteso della primavera, il ritorno di uno degli eroi più amati dal grande pubblico appassionato alla saga dei supereroi Marvel. Ma Doctor Strange in the Multiverse of madness non verrà distribuito nella sale dell’Arabia Saudita per un chiaro riferimento gay di una delle protagoniste del film, dichiaratamente lesbica.
Come già successo per un altro film Marvel, Eternals, anche la nuova avventura di Benedict Cumberbatch, nei panni di Doctor Strange, subisce la scure della censura in Arabia Saudita, ma anche in Kuwait e Qatar, e non potrà essere visto dai fans locali. La motivazione ufficiale sembra essere che la Disney non abbia accettato di tagliare alcune scene, forse perché non avrebbe potuto farlo senza modificare troppo la struttura della trama, della nuova eroina eroina America Chavez, dichiaratamente gay come appare anche nei fumetti a lei dedicati.
Le realtà alternative del Multiverso
Il nuovo film, diretto da Sam Raimi, vede sempre come protagonista Doctor Strange alle prese con i suoi molteplici trucchi di magia, ma porta i confini del multiverso verso orizzonti ancora più lontani, proiettando i protagonisti e quindi gli spettatori, attraverso pericolose e sconvolgenti realtà alternative, per affrontare un nuovo misterioso avversario. Il film uscirà prima nelle sale italiane il 4 maggio poi, due giorni dopo, nel resto del mondo.
La presa di posizione della Disney
La censura attuata in alcuni paesi arabi non ha lasciato indifferente la Disney che ultimamente ha preso sul serio la problematica sulle minoranze. La casa di produzione americana infatti ha deciso che nei suoi film, d’ora in avanti, ci saranno sempre almeno la metà dei protagonisti della storia che apparterranno a minoranze etniche o alla comunità Lgbtqi+. Avranno, insomma, caratteristiche etniche e gusti sessuali espliciti. Ecco spiegato il netto rifiuto, come già successo nella precedente occasione con il film Eternals, di tagliare le scene incriminate.