La ripresa dei contagi a Pechino preoccupa e non poco: file ai supermercati e riflessi sui mercati in una situazione già delicata.
Pechino si prepara, in linea con quanto sta accadendo in altre città. La crescita dei contagi accelera i timori di una stretta simile a quella decisa in altri distretti, in cui i lockdown imposti hanno generato malcontento.
Il governo ha adottato infatti la strategia della tolleranza zero, e a Shangai sono tanti i disagi per chi è confinato. Ecco perché Pechino teme gli stessi effetti e si prepara ad una decisione che sembra imminente. La crescita dei contagi e le misure prese nelle ultime settimane in altri distretti fanno pensare che l’impennata si tradurrà ben presto in una chiusura, e gli effetti sono già tangibili.
Fra le lunghe file ai supermercati per acquistare beni di prima necessità, e code infinite nei centri per i test di massa decisi dalle autorità sanitarie, cresce l’ansia anche a Pechino. Ciò che preoccupa però è anche l’incertezza sui mercati, che è già chiara da alcuni segnali in arrivo.
Covid, la nuova ondata in Cina genera timori
L’aumento dei contagi in Cina e il lockdown che potrebbe essere allargato ad altri distretti, genera scossoni e preoccupazioni nei mercati internazionali. Si accentua il crollo del petrolio, anche a causa dei timori di una diminuzione della domanda da parte della Cina. Il Wti perde al momento il 5% a 96,98 dollari al barile, e il Brent perde il 4,96% a 101,36 dollari.
Effetti delle possibili restrizioni che si intrecciano ai riflessi della guerra e che riguardano tutte le piazze finanziarie orientali. Hong Kong crolla e chiude a -3,73 dopo i timori di una nuova pesante ondata di Covid in Cina, che ora rischia di allargare le misure a molte grandi città generando non solo paure ma anche polemiche. La tolleranza zero decisa dal governo cinese sta incontrando resistenze e critiche da parte della popolazione, confinata e con difficoltà a gestire le lunghe settimane di lockdown. Intanto però i numeri crescono. A Pechino ieri si sono registrati 51 nuovi casi, e il governo riflette su una strategia che non sembra in grado di fermare l’ennesima ondata.