Secondo i media inglesi, il club gallese avrebbe richiesto un maxi risarcimento ai francesi per aver acquistato l’argentino nel 2019, morto pochi giorni dopo il trasferimento.
Un dramma che a distanza di anni torna a far discutere. Si tratta della vicenda legata a Emiliano Sala e alla sua tragica morte durante un volo per attraversare la Manica. Un disastro aereo nel quale il calciatore argentino, che aveva compiuto 28 anni da pochi mesi, ha perso la vita. Il viaggio serviva a trasportarlo da Nantes a Cardiff, la sua nuova città dopo il trasferimento nella finestra di calciomercato invernale.
L’attaccante, dopo quattro stagioni in gialloverde, era pronto a trasferirsi in Premier League. Un acquisto importante da parte del club gallese, disposto a sborsare 15 milioni di sterline per aggiudicarsi il cartellino del calciatore. Operazione chiusa il 19 gennaio, appena due giorni prima la morte del ragazzo classe 1990. Dopo la scomparsa, il Nantes – con l’appoggio della FIFA – ha comunque chiesto al Cardiff di pagare i 18 milioni di euro pattuiti per il trasferimento. Ma i Bluebirds hanno presentato ricorso alla Corte Arbitrale dello Sport con sede in Svizzera.
Il Cardiff smentisce la richiesta di rimborso
Ad oltre tre anni di distanza dal tragico incidente, sembra che il Cardiff sia passato al contrattacco. Stando ai media inglesi, infatti, il club gallese avrebbe chiesto un maxi risarcimento da 95 milioni di euro al Nantes per la morte di Emiliano Sala. Alla base della richiesta ci sarebbero motivi sportivi: il mancato trasferimento dell’argentino, scrivono il Mirror e il Sun, avrebbe portato alla retrocessione della squadra nel 2019, come spiegato dall’autore del libro “La verità – L’omicidio di Emiliano Sala”.
Una notizia che è stata prontamente smentita dal club interessato attraverso un comunicato ufficiale. “Il Cardiff City Football Club desidera chiarire che non c’è nulla di vero negli articoli di stampa di oggi relativi a una richiesta di risarcimento avanzata contro l’FC Nantes”, si legge nella nota.