Gli stipendi dei politici italiani: dal Presidente della Repubblica ai Ministri, fino ai presidenti delle Regioni: ecco i loro stipendi
Quanto guadagnano i politici italiani? A quanto ammonta lo stipendio del Presidente della Repubblica? Quanto percepisce un Ministro o uno dei Presidenti di una Camera? Sugli stipendi dei politici si è spesso discusso e polemizzato. Si sono scritti libri (nei quali venivano elencati tutti i privilegi della Casta), dossier e si è spesso chiesto se non fosse il caso di tagliare con forza gli emonumenti dei nostri rappresentanti. Le cifre sono effettivamente alte e, ne siamo sicuri, faranno arrabbiare molti italiani.
Il Presidente della Repubblica ha richiesto al Mef di tagliare il proprio assegno personale di 60mila euro. Il suo stipendio è fissato per legge. Come tutti i dipendenti pubblici ha un tetto massimo di 240mila euro lordi annui che non può essere superato neanche con l’aggiunta di altre fonti di reddito, come pensioni, vitalizi e stipendi da terze parti. Lo stipendio si traduce dunque in tredici mensilità da 18.400 euro lordi al mese (Non è prevista la quattordicesima). Dopo la richiesta, il suo guadagno annuo sarà quindi di 179.835,84 euro, con un taglio di 60mila euro. Inoltre il Presidente in base alle norme vigenti non percepisce il vitalizio da ex-parlamentare e ha rinunciato all’adeguamento dell’assegno personale all’indice dei prezzi al consumo che avrebbe comportato un aumento di circa 16 mila euro.
Gli stipendi dei Presidenti di Camera e Senato
Il Presidente del Senato e quello della Camera percepiscono la stessa cifra: uno stipendio di 196.992 euro, che corrispondono a un mensile di 16.416 euro (netti). Una somma che si ottiene sommando l’indennità di ufficio di 4.223 euro (uguale per le due cariche) a quella di parlamentare (pari a 5.000 euro) con l’aggiunta della diaria mensile (3.503 euro) più il Rimborso spese di 3.690 euro. Spulciando nelle dichiarazioni dei redditi, Elisabetta Casellati ha dichiarato un reddito imponibile pari a 255.970 euro. Roberto Fico ha invece rinunciato all’indennità di ufficio di 4.223 euro.
La rinuncia di Mario Draghi
Il Premier Mario Draghi ha rinunciato allo stipendio, firmando una dichiarazione pubblica in cui afferma di “non percepire alcun compenso di qualsiasi natura connesso all’assunzione della carica”. Il suo reddito dichiarato nel 2020, relativo al periodo di imposta 2019, ammonta a quasi 600mila euro (581.665 euro per l’esattezza). Per legge il capo del governo italiano percepisce uno stipendio di circa 80mila euro netti annui, una “busta paga” da 6.700 euro al mese.
Ministri, deputati e senatori
Lo stipendio lordo di un Ministro è pari a 8,863 euro: considerando le trattenute siamo intorno ai 4500 euro netti. Se sono anche parlamentari si aggiungono altri 5.000 euro di indennità. I deputati hanno diritto a un’indennità netta di 5.000 euro al mese più una diaria per lo spostamento a Roma di 3.503,11 e un rimborso per spese di mandato pari a 3.690 euro. Ad essi si aggiungono 1.200 euro annui di rimborsi telefonici e fino a 3.995,10 euro ogni tre mesi per i trasporti. In tutto lo stipendio mensile netto è di circa 13.971,35 netti mensili. I senatori invece ricevono un’indennità mensile lorda di 11.555 euro.
Quanto guadagnano i Presidenti di Regione?
Gli stipendi dei presidenti delle Regioni sono fissati autonomamente dalla regione entro il tetto massimo di 13.800 euro lordi al mese (stabilito dalla Conferenza delle Regioni per le ragioni a statuto ordinario). Nel 2020 i governatori del Lazio Nicola Zingaretti, del Veneto Luca Zaia, della Puglia Michele Emiliano sono poco sotto il tetto di 13.800 euro lordi al mese. Giovanni Toti, governatore della Liguria prendeva 13.764 euro lordi. Il lombardo Attilio Fontana circa 13.245 euro lordi. Il campano Vincenzo De Luca è sui 10.240 euro mentre Stefano Bonaccini in Emilia-Romagna, guadagna 9.758 euro lordi. La Conferenza delle Regioni ha stabilito un tetto anche per le indennità dei consiglieri regionali: lo stipendio non può superare gli 11.100 euro.