Ucraina, I ceceni di Kadirov sparano, tirano bombe e filmano [VIDEO]

E’ successo in un villaggio ucraino vicino Mariupol dove i soldati del temuto generale sono entrati nel paese e si sono divertiti a girare immagini col cellullare

La guerra è brutta, ma quanto sta accadendo tra Ucraina e Russia non fa che peggiorare di giorno in giorno. Da una parte e dall’altra. Immagini che nessuno vorrebbe vedere, migliaia di morti che non fanno che aumentare, ma quello che inquieta sono i video che tanti soldati girano con i cellullari come se si fosse in un parco divertimenti o, ancora peggio, in un videogioco. Chi, tramite i canali Telegram, sta facendo un uso esagerato di queste particolari situazioni sono i ceceni del neo generale ceceno Ramzan Kadyrov,. C’è un video che sta girando da ore su twitter, dove si vedono alcuni soldati che entrano in un villaggio ucraino a pochi chilometri da Mariupol, sparano e tirano bombe all’interno di case. E sempre nello stesso video, ci sono immagini raccapriccianti di civili che sono in terra, morti e loro ridono, quasi compiaciuti di qualcosa che hanno appena fatto.

La cerimonia
Il momento della consegna dei gradi a Kadirov (screenshot notizie.com)

Non è la prima volta che succede, anche a Mariupol, una decina di giorni fa, gli stessi soldati hanno girato dei video e diffuso il loro successo sui canali Telegram. Tra le forze che hanno invaso l’Ucraina e combattono al fianco della Russia ci sono appunto i ceceni. Sono i Kadyrovtsy, un gruppo paramilitare filorusso guidato da Ramzan Kadyrov, governatore della Repubblica Cecena dal 2007.

Bucha
Il governo ucraina non conferma le indiscrezioni sul massacro di Bucha © Ansa

La brigata di Kadirov aveva già diffuso le immagini esultanti dopo la presa di Mariupol, nonostante le smentite degli ucraini. Alcuni video che mostrano l’esultanza dei soldati del leader Ramzan Kadyrov. Il gruppo festeggia sventolando le bandiere cecene, con lo sfondo di un edificio distrutto e ancora in fiamme. Kadyrov ha annunciato la presa dell’edificio amministrativo dell’acciaieria Azovstal, che Putin ha deciso di risparmiare.

“La città è nostra! L’edificio amministrativo dell’acciaieria Azovstal, di particolare importanza strategica, è sotto il nostro controllo e l’intero territorio adiacente è stato sgomberato”, dicevano in tutti questi video girati col cellullare. Non smette mai Kadyrov di “pubblicizzare” il suo legame con Mosca e con Putin in particolare. “Il presidente Putin ci chiama – aveva detto all’epoca davanti ai battaglioni ceceni schierati in una piazza di Groznynoi, figli migliori di questa terra, rispondiamo”. Il palcoscenico con il quale Kadyrov ha voluto mostrare la propria vicinanza con Putin è stato lo stesso di cinque anni fa..

 

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