Covid, Bassetti su Speranza: ‘Fosse stato per lui mascherine a giugno’

Il direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico ‘San Martino’ di Genova, Matteo Bassetti ha rilasciato una intervista ai microfoni di ‘Adnkronos Salute’. Ha parlato del ministro della Salute, Roberto Speranza, sull’uso delle mascherine e molto altro ancora

Matteo Bassetti sulle mascherine e non solo
Matteo Bassetti (Ansa Foto)

E’ un Matteo Bassetti abbastanza polemico quello che ha rilasciato delle importanti dichiarazioni ai microfoni di ‘Adnkronos Salute‘. L’argomento di questi ultimi mesi non può che essere quello delle mascherine. In merito alla protezione il nativo di Genova ha voluto lanciare una frecciatina proprio al ministro della Salute, Roberto Speranza: Se fosse stato per lui probabilmente avremmo tenuto la mascherina anche nel mese di giugno al chiuso. Si sta andando verso una direzione dove non si poteva andare che alla fine“.

Non solo: ci ha tenuto a ribadire che la scelta della raccomandazione è in linea con il resto dell’Europa. Poi gli è stato chiesto se dovesse dare un voto al governo quale metterebbe. Qui è stato molto “severo”: “Per il Governo darei una sufficienza, ma risicata. Per quanto riguarda la scuola si prende un bel 4. Credo che ai ragazzi, soprattutto in questo mese e mezzo, si poteva concedergli di stare senza protezione in classe. Stiamo parlando di una ipocrisia italica“.

Covid, Bassetti: “Mascherine rimangano obbligatorie in alcuni contesti

Matteo Bassetti sulle mascherine e non solo
Matteo Bassetti (Ansa Foto)

Anche se il suo pensiero, per quanto riguarda l’utilizzo della protezione nei trasporti pubblici, ospedali e Rsa non cambia: “In quei posti l’uso della mascherina deve continuare ad essere obbligatorio”. Proprio pochi giorni fa, sempre all’Adnkronos, aveva rilasciato delle dichiarazioni molto dure e si scagliava contro chi a sua volta si prendeva gioco degli italiani, sempre per l’argomento sulle protezioni.

Parole che hanno fatto molto rumore in quella occasione: “Bisogna uscire dalla logica dell’obbligo e della multa, continuando a pensare che gli italiani siano cretini. C’è anche una parte di indisciplinati, che poi saranno gli stessi che non si sono vaccinati, ma la stragrande maggioranza dei cittadini ha seguito le indicazioni”.

 

Gestione cookie