Abusi nella Chiesa, la richiesta di Papa Francesco al cardinale O’Malley

La richiesta di Papa Francesco molto esplicita per quanto riguarda la lotta agli abusi all’interno della Chiesa Cattolica. 

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Il Papa ha ricevuto questa mattina in Udienza i Membri della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori (Ansa)

Francesco ha ricevuto in Vaticano la Commissione per la Tutela dei Minori, il gruppo di lavoro che ha l’incarico di affrontare il drammatico tema della lotta agli abusi all’interno della Chiesa. Ogni anno la commissione, che agisce in maniera indipendente, redige un rapporto sullo stato dell’opera di tutela dei minori che consegna allo stesso Pontefice.

Il Papa ha inoltre di recente inserito la commissione nell’ambito del Dicastero per la Dottrina della Fede, l’ex Sant’Uffizio, in seguito alla promulgazione della Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium, il testo con cui ha dato atto alla Riforma della Curia romana. Una scelta molto particolare e inatteso, che ha suscitato un certo scalpore nel mondo cattolico, visto che il dicastero che ha sede nel Palazzo del Sant’Uffizio, a due passi da San Pietro, storicamente si occupa di ben altre questioni, che hanno a che fare con la fede e la teologia. Ed è ben più noto per tutte le sue pronunce fatte, nei secoli, contro le eresie.

“Forse qualcuno potrebbe pensare che questa collocazione possa mettere a rischio la vostra libertà di pensiero e di azione, o forse anche togliere importanza alle questioni di cui vi occupate. Questa non è la mia intenzione e non è la mia aspettativa. E vi invito a vigilare affinché ciò non accada”, ha detto il Papa a tal riguardo.

I dati del Rapporto vaticano sugli abusi

Sul tema, i dati che emergono paiono rassicuranti, come ha spiegato il Papa in apertura dell’incontro. “L’incidenza degli abusi sui minori da parte del clero ha evidenziato un calo per diversi anni in quelle parti del mondo dove sono disponibili dati e risorse affidabili”, sono le parole di Francesco, che ha tuttavia fatto un’ulteriore richiesta, di produrre cioè un ulteriore analisi sul fenomeno degli abusi e nello specifico sul modo e sui passi in avanti fatti per affrontarlo.

“Annualmente, vorrei che mi preparaste un rapporto sulle iniziative della Chiesa per la protezione dei minori e degli adulti vulnerabili”, è la richiesta del Papa. “Questo potrà essere difficile all’inizio, ma vi chiedo di incominciare da dove sarà necessario in modo da poter fornire un rapporto affidabile su ciò che sta accadendo e su ciò che deve cambiare, in modo chele autorità competenti possano agire”.

L’auspicio di Bergoglio è che innanzitutto possa essere uno strumento “di trasparenza e responsabilizzazione” in grado di dare “un chiaro riscontro dei nostri progressi in questo impegno”. In caso contrario, infatti, la situazione sarebbe senza dubbio dolorosa, e particolarmente incresciosa, è la lucida presa d’atto del Papa. “Se i progressi non dovessero esserci, i fedeli continuerebbero a perdere fiducia nei loro pastori, rendendo sempre più difficile l’annuncio e la testimonianza del Vangelo”.

Gli auspici del Papa e la sua sottolineatura

Tuttavia il clima che si respira in Vaticano è di ottimismo, come dimostrano le parole di ringraziamento spese da Francesco verso il cardinale O’Malley, “il gran testardo di questa causa”, “che va avanti contro tutto, ma l’ha portata avanti”, ha chiosato il Papa con proverbiale ironia. “C’è bisogno della continua attenzione della Commissione, affinché la Chiesa sia non solo luogo sicuro per i minori e luogo di guarigione, ma risulti pienamente affidabile nel promuovere i loro diritti in tutto il mondo”, ha infatti ricordato a tutti Francesco.

Sottolineando ancora una volta che “l’abuso, in ogni sua forma, è inaccettabile”. E che “l’abuso sessuale sui bambini è particolarmente grave perché offende la vita mentre sta sbocciando in quel momento”. Per la semplice ragione che “invece di fiorire, la persona abusata viene ferita, a volte anche indelebilmente”. Poi ha rivelato il contenuto di una lettera da lui ricevuta che lo ha toccato particolarmente.

“Una lettera di un padre, il cui figlio è stato abusato e, a causa di questo, non è stato in grado di uscire dalla sua stanza per molti anni, portando impresse quotidianamente le conseguenze dell’abuso, anche nella famiglia”, ha raccontato il Pontefice. “Le persone abusate si sentono, a volte, come intrappolate in mezzo tra la vita e la morte. Sono realtà che non possiamo rimuovere, per quanto risultino dolorose”.

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