Braccia tese? Mogol risponde: “Il mio testo non c’entra niente, ma…”

Lo scrittore Mogol ha rilasciato una intervista al quotidiano ‘La Repubblica’ dove si è parlato di un accostamento delle sue canzoni a dei saluti fascisti che si sono verificati nei giorni scorsi

Mogol, intervista al quotidiano 'La Repubblica'
Mogol (Ansa Foto)

Il quotidiano ‘La Repubblica‘ ha intervistato uno dei produttori discografici e scrittori italiani più famosi nel nostro paese come Mogol. Gli è stata posta la seguente domanda: “Dopo i funerali di donna Assunta (Almirante, ndr) si parla ancora di saluti fascisti. Certa destra ci ha visto un riferimento nella sua ‘La Collina dei ciliegi’ dove si parla di boschi di braccia tese“. La risposta non si è fatta di certo attendere: per l’85enne è stata una vera e propria forzatura perché le braccia rivolte verso l’alto stavano a significare la benedizione del Signore, come lo si può notare anche sulla copertina del disco.

Su Lucio Battisti ed il mondo della politica? A quanto pare non gliene importava assolutamente nulla. Alle convention di Giorgia Meloni suonano “Acqua azzurra, acqua chiara“. Al maestro non può fare altro che piacere. Poco gli importa se lo fanno ad un convegno di Fdi, Pd o altri partiti. La stessa emozione gliela regalano anche i tifosi della Lazio quando, a fine partita, cantano ‘I giardini di marzo‘. In passato in molti lo hanno accostato come una persona di destra, ma anche in questo caso la risposta è stata chiara e concisa: “Voto per il meno peggio. Guardo sempre le persone, se uno è cretino resta tale. Poco importa se sia di destra o sinistra“.

Mogol: “Fare un distinguo è da imbecilli”

Mogol, intervista al quotidiano 'La Repubblica'
Mogol (Ansa Foto)

Movimento Sociale? Mai votato. Un pensiero sulla Meloni?Non ragiono sui nomi, ma sugli argomenti. Un po’ come per l’Ucraina: fare distinguo è un discorso imbecille“. Sui saluti fascisti ad Assunta Almirante non si è voluto soffermare e neanche criticare chi lo ha fatto,  anche perché afferma di venire da una famiglia antifascista.

Pochi giorni fa la Meloni aveva utilizzato il termine “gesto antistorico” per quanto riguarda i saluti romani, in conclusione Mogol ha affermato che (da cittadino privato) sogna gli ‘Stati Uniti d’Europa’: ovvero un solo ordinamento ed un solo esercito. “Tanti politici fanno discorsi sul nazionalismo, che senso ha?”. Si reputa distante dai sovranisti e spiega anche il perché: “Siamo in un altro momento della Storia, parliamo sempre delle stesse cose“.

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