1 maggio, Bugo attaccato e definito “Pro-Russia”: arriva la replica

Durante il concerto del 1 maggio che si è verificato nella giornata di ieri sono arrivate pesante critiche nei confronti del cantante Bugo. Quest’ultimo è stato definito un “Pro-Russia”: la replica dello stesso non si è fatta attendere

Bugo criticato durante il concerto del 1 maggio
Bugo (Ansa Foto)

C’era grandissima attesa a Roma per il concerto del 1 maggio. Una atmosfera incredibile visto che, dopo due anni di assenza per via della pandemia con il pubblico, moltissimi cantanti si sono esibiti per dare un segnale importante al mondo del lavoro e non solo. In questo periodo hanno voluto lanciare messaggi anche per quanto riguarda la situazione che si sta verificando in Ucraina per via del conflitto.

Tra i partecipanti anche Bugo, oramai diventato famoso per quello che successe nell’edizione del Festival di Sanremo del 2020 con Morgan dove abbandonò il palco per i motivi che ben tutti sappiamo e conosciamo (anche perché era l’unico argomento principale dei social prima del Covid che ha completamente cambiato il mondo). Si è ritornati a parlare di lui, ma per un’altra questione.

Riguardante sempre la guerra, anche se in questo caso in molti lo hanno definito addirittura come un sostenitore della Russia. In che modo? Con una maglia che aveva indossato secondo alcuni telespettatori. Pare che il nativo di Rho avesse una maglia che sosteneva il paese che stava attaccando. La replica del cantautore non si è fatta assolutamente attendere.

1 maggio, Bugo indossa maglia pro-Russia? La replica: “Follia

Bugo criticato durante il concerto del 1 maggio
Bugo durante il concerto del 1 maggio (Ansa Foto)

Ovviamente ha voluto allontanare le critiche che lo vedevano come un sostenitore della Russia ed anche di Putin. Sulla maglia che ha indossato ha voluto precisare e specificare: “Ma quale maglia pro-Russia. Era una maglia del concerto degli Oasis, siamo arrivati alla follia. Ho affrontato temi importanti come la sicurezza sul lavoro, strade, diritti dei lavoratori, sclerosi multipla e molto altro e adesso vengo attaccato per una maglietta?“.

Non solo, ha continuato dicendo che in questo caso si sta parlando di “ignoranza” e non di pace. Tornando all’esperienza del 1 maggio maggio si è detto molto soddisfatto e che è stata una bellissima avventura.

 

 

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