Lo portavano all’obitorio, ma era ancora vivo: così l’hanno scoperto – VIDEO

L’episodio scioccante è avvenuto nel distretto di Putuo, a Shanghai. Le autorità locali e la casa di cura hanno avviato le indagini per scoprire come sia stato possibile un errore del genere. Sui social la dura condanna: “Questo è tentato omicidio”

Ha veramente dell’incredibile quanto accaduto a un residente di una casa di cura di Shanghai, che è stato erroneamente portato all’obitorio mentre era ancora in vita. L’incidente è stato confermato dall’amministrazione municipale, che ha affermato di aver avviato un’indagine. La casa di cura si è scusata per l’errore, che ovviamente però ha scatenato rabbia e condanna da parte di tutti: “Questo è un tentato omicidio“, ha scritto un utente di Weibo.

Shanghai
Il momento in cui è stato scoperto che l’uomo era ancora vivo (Screenshot YouTube)

Nel video si può vedere chiaramente il personale medico che doveva portare all’obitorio il corpo del presunto morto rendersi conto della situazione, andare a controllare per sicurezza e scoprire così il madornale errore. A quel punto l’anziano è stato riportato in ospedale e le sue funzioni vitali si stanno stabilizzando. Il Bureau of Civil Affairs del distretto di Putuo, in cui si trova la casa di cura, ha detto che gestirà seriamente l’incidente e rivelerà i risultati al termine delle indagini.

Corto circuito per il lockdown

Shanghai
Proteste a Shanghai per il lockdown prolungato (Ansa)

Questo non ha nulla a che fare con l’epidemia, questa è una grave negligenza al dovere che ha quasi portato alla morte“, ha affermato il giornalista (vicino al governo) Hu Xijin. In realtà, secondo quanto riportato dai media locali, si tratta di un corto circuito dovuto al lockdown prolungato in città, che ha portato le strutture sanitarie e di assistenza agli anziani a un punto di rottura. Le restrizioni e l’isolamento obbligatorio di tutti i casi di coronavirus hanno creato scompiglio tra i 25 milioni di abitanti della città cinese, con le persone che di fatto non possono accedere alle cure mediche essenziali. In tal senso la maggior parte degli oltre 400 decessi nell’ultima ondata di Covid-19 sono stati anziani con problemi di salute preesistenti.

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