Raimi descrive il lavoro dietro Doctor Strange, chiarendo le numerose polemiche intorno allo stile imposto dalle produzioni Marvel
Il 4 Maggio 2022 Doctor Strange nel Multiverso della Follia debutterà finalmente nelle sale italiane e, recentemente il suo leggendario regista, Sam Raimi, ha voluto spiegarci le limitazioni imposte dalla produzione Marvel. Il Marvel Cinematic Universe (MCU) è stato più volte additato come un terreno piuttosto arido per i registi con velleità autoriali e, in effetti, è parsa abbastanza evidente una direzione univoca del progetto editoriale prestabilito, che poco lasciava all’espressione individuale del singolo autore. Raimi ha voluto dissipare i dubbi sul suo ultimo lavoro, descrivendo la sua personale esperienza: “Bene, a questo proposito, lasciatemi dire una cosa, anche a costo di risultare falso e accomodante. Per questo film la Marvel mi ha concesso la completa libertà creativa. Tuttavia c’è un percorso da seguire, una traccia che tiene conto degli eventi dei film precedenti e delle idee in sviluppo per i progetti futuri. All’interno di questi parametri specifici ho avuto la totale libertà, a patto di riuscire a raccontare la storia di questi personaggi in un modo che si legasse contemporaneamente a tutto il resto. Ad esempio, dovevamo assicurarci che Doctor Strange non sapesse troppe cose sul Multiverso, la sua conoscenza di questo aspetto della realtà doveva essere quella maturata durante gli eventi di No Way Home”.
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C’è comunque da specificare che, reclutando un artista del calibro di Raimi, la Marvel si è trovata costretta ad allentare il guinzaglio creativo, affinché un tale gigante del medium potesse esprimersi davvero.