Intervista Lavrov, Brindisi allontana le critiche: “Ho fatto il mio lavoro”

Dopo l’intervista rilasciata da Sergej Lavrov, pochi giorni fa a ‘Zona Bianca’, questa volta è Giuseppe Brindisi ha fare dichiarazioni: ci ha tenuto a rispondere a chi lo criticava

Giuseppe Brindisi allontana le critiche dopo l'intervista a Lavrov
Giuseppe Brindisi (Ansa Foto)

E’ diventato il personaggio del momento. Dopo l’intervista rilasciata dal ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, nel suo programma il giornalista Giuseppe Brindisi è stato pesantemente criticato. Motivo? Di non aver risposto alle parole del politico e di aver acconsentito, in un certo senso, tutto quello che arrivava da Mosca. Tanto è vero che sui social network in molti si sono scagliati contro di lui. Ci ha tenuto a ribadire la sua posizione.

Questa volta è lui che ha rilasciato una intervista e lo ha fatto ai microfoni dell’Adnkronos. Queste sono alcune delle parole annunciate dal conduttore di “Zona Bianca” su Rete 4: “L’intervista a Lavrov è uno scoop. Sarei stato invidioso se qualcun altro lo avesse fatto al posto mio. Ho fatto il mio mestiere: non quello di dichiarare guerra alla Russia, ma di portare a casa più notizie possibili“.

Su chi gli diceva che doveva essere più “aggressivo” ha risposto che doveva essere ospitale nei suoi confronti. L’obiettivo? Essere il più neutrale possibile e portare a casa la notizia. Anche se: “Ho ribadito più volte che la sua versione era quella che vedevano in Russia, mentre in Italia la pensiamo diversamente. Tanto è vero che ho avuto da ridire anche su Bucha, nonostante lui smentisse affermando che si trattassero di ‘fake news‘. Cosa deve venire fuori dall’intervista? L’idea di Brindisi o l’opinione di Lavrov?“.

Non è finita qui visto che quando gli fa notare che stanno facendo una guerra in nome di una denazificazione di un Paese che ha presidente un ebreo, Lavrov inizia a spazientirsi fino a quando non parla della storia di Hitler e degli ebrei. Ha aggiunto che lo ha fatto parlare, ma lo ha anche contraddetto tanto da augurargli un “buon lavoro“. Sì, ma per il raggiungimento della pace. Ci ha tenuto a ribadire che, da buon padrone di casa, si è comportato come si dovrebbe fare sempre: usare l’educazione. Ed è quello che ha fatto e che ha continuato a ribadire. Ne ha anche per Enrico Letta che lo ha descritto come “abisso”.

Intervista Lavrov, Brindisi: “Non devo dimostrare nulla a nessuno

Giuseppe Brindisi allontana le critiche dopo l'intervista a Lavrov
Giuseppe Brindisi (Ansa Foto)

Parliamo della Russia dove non ci sono diritti e libertà di stampa, ma c’è la censura. Vogliono fare la stessa cosa con Lavrov in Italia, è un cortocircuito pazzesco. Se fossi un politico italiano penserei più alle parole del ministro che si aspettava una linea politica diversa da loro“. Se avesse la possibilità inviterebbe nuovamente nel suo programma non solo il ministro degli Esteri, ma anche Vladimir Putin.

Cosa avrei dovuto dire secondo alcuni miei colleghi? Che è uno st***o? Ricordiamo che ha lui le chiavi sia della guerra che quelle della pace. Non devo dimostrare nulla a nessuno“. In conclusione ribadisce che il suo programma è vicino all’Ucraina e a quello che sta vivendo. Lo dimostrano gli ultimi ospiti ucraini che sono intervenuti in trasmissione. La Mediaset, per Brindisi, è l’unico talkshow che si è sempre schierato a favore del paese di Zelensky.

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