Con la sconfitta al Bernabeu tornano alla ribalta le parole rivolte nei confronti dell’allenatore catalano da parte del manager dell’ex giocatore ivoriano. Dopo l’addio ai Citizens del centrocampista, infatti, il procuratore puntò il dito su Pep, invocando dei sortilegi
Dopo il ko contro il Real Madrid subito in rimonta e in modo a dir poco traumatico, per il Manchester City di Pep Guardiola è arrivato il momento di fare di nuovo i conti con una delusione in Champions League. Una competizione che l’allenatore catalano non è più riuscito a vincere dopo avercela fatta guidando il Barcellona e che si è trasformata in una sorta di maledizione. Anzi, forse anche qualcosa di più.
Già, perché non possono non tornare in mente le parole risalenti al 2018 di Dimistri Seluk, agente dell’ex calciatore dei Citizens Yaya Touré, che si scagliò contro Pep nel momento della separazione tra il suo assistito e il Manchester City, invocando l’aiuto degli sciamani africani: “A causa del cattivo trattamento riservato a Yaya Touré, Guardiola si è messo contro tutta l’Africa. Molti tifosi del continente hanno voltato le spalle al Manchester City e sono sicuro che tanti sciamani locali gli impediranno di vincere la Champions League in futuro. La farà diventare come una maledizione per Guardiola. La vita dirà se ho ragione o no“.
La maledizione Champions di Guardiola
A giudicare dall’andamento nella massima competizione europea di Pep a partire da allora, la maledizione sembra aver prodotto i suoi effetti. A partire da allora i Citizens sono usciti per due anni di seguito a quarti di finale (2018/2019 e 2019/2020), poi hanno perso in finale (2020/2021) e, infine, sono stati eliminati in semifinale quest’anno contro il Real Madrid. Tra l’altro, lo stesso Seluk, aveva ricordato la maledizione con un Tweet subito dopo il ko nei quarti contro il Lione del 2018.
Man City 1-2 Lyon pic.twitter.com/56gqqb1XNz
— Dimitry Seluk (@dmitriseluk) September 19, 2018