Zingaretti ha un piano per alcune zone di Roma: scatta una nuova “zona rossa” con controlli e divieto di assembramenti.
Un caso riscontrato nel parco dell’Insugherata, 5 mila ettari a rischio e i timori di una diffusione repentina. A Roma il primo caso di peste suina registrato con un cinghiale infetto, fa scattare l’allarme.
Nell’ordinanza firmata da Zingaretti c’è un provvedimento con divieti e misure stringenti. Il tutto mirato ad evitare la diffusione della malattia. Prevista quindi una sorveglianza dei cinghiali, il campionamento delle carcasse e lo smaltimento in sicurezza per evitare ulteriori problemi. La Regione ha quindi individuato un’area potenzialmente infetta o comunque a forte rischio.
Si tratta di circa 5mila ettari, che comprendono una parte dell’Insugherata, il Parco del Pineto, la riserva di Monte Mario e parte del Parco di Veio. In queste zone scatterà una vera e propria “zona rossa”, ma più in generale il problema è esteso a tutta la capitale. Non è raro infatti vedere a spasso i cinghiali, e saranno presi provvedimenti per evitare la diffusione delle peste suina, che ora genera allarme.
Zona rossa a Roma per la peste suina: ecco i provvedimenti
Secondo le disposizioni regionali saranno previsti dei divieti con cartelli che indicheranno zone in cui sarà vietato fare picnic e organizzare eventi. Non è solo la zona interessata però ad essere soggetta a misure firmate nell’ordinanza da Zingaretti. La malattia è infatti ritenuta molto virulenta, con alto tasso non solo di diffusione ma anche di mortalità. La presenza di molti cinghiali nella capitale allarga quindi l’emergenza e rappresenta un pericolo per i cittadini.
Saranno quindi previsti controlli anche negli allevamenti nei pressi della zona individuata come possibile focolaio, mentre il Campidoglio dovrà predisporre recinzioni nei pressi dei cassonetti dei rifiuti. Misure che allargano anche il dibattito politico, anche in considerazione di una emergenza nata adesso, ma a causa di un problema che da tempo è evidente nella capitale.
Il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri, ha parlato di situazione fuori controllo e di aggressioni che si moltiplicano ai danni dei cittadini. Fratelli d’Italia rilancia e annuncia un esposto in Procura per “reati omissivi in tema di decoro, sicurezza e salute”, mentre il sottosegretario alla Salute Costa nel rispetto degli ambientalisti e degli animalisti ha invocato un piano che possa gestire la presenza dei cinghiali. “Siamo in emergenza e va affrontata con mezzi emergenziali – ha chiarito –, è lecito pensare ad un piano di selezione per ridurre il numero della presenza dei cinghiali”.