Barbara Balanzoni, anestetista, torna alla carica: “Ho provato a far capire quello che gli ordini professionali non volevano che venisse spiegato”
“Ho subito tre procedimenti per aver detto la verità sui vaccini“. Barbara Balanzoni, anestetista, è tornata alla carica. Sin dai primi giorni ha espresso le sue perplessità su vaccini e Green Pass ed è stata immediatamente bollata dall’opinione pubblica e dal mondo scientifico. “Che un guarito si debba immunizzare è un’eresia. La medicina politica è stata svenduta come scienza”.
La Balanzoni è ancora al centro di una battaglia legale: “L’ordine mi ha sospeso, nonostante sia stata esentata dall’obbligo – ha dichiarato in una lunga intervista al quotidiano La Verità – visti gli effetti avversi il siero andava bloccato immediatamente”. La sua battaglia inizia da lontano: “Già a giugno del 2020 avevo espresso la mia contrarietà a questo tipo di vaccini. Non potevano funzionare biologicamente. Per le leggi della più elementare biologia. Primo, il virus viaggiava velocissimo e mutava, poi era una tecnologia talmente invasiva per la cellula, da presentare rischi in termini di tumori e malattie autoimmuni”.
L’anestetista spiega perchè parla di vaccini invasivi. “E’ un Rna messaggero. Un’informazione genetica che entra nella cellula, dando ordini agli apparati cellulari di produrre questa proteina spike. Senza avere studiato o minimamente compreso cosa potesse provocare nell’organismo in termini di coagulazione e infiammazione. La proteina spike poteva comportarsi come una tossina”. Sulla mancanza di prescrizione medica. “In tutta la documentazione tecnica presentata a corredo, è sempre stato scritto che è necessaria. Stiamo parlando della scheda tecnica del produttore, che peraltro riportava come non si dovesse inoculare nei bambini al di sotto dei 12 anni. Come vi si riportava che non c’erano dati sugli effetti sulle donne in gravidanza e su quelli a medio e lungo termine. Quindi mentre da un lato si specificava che il vaccino potesse essere somministrato solo dopo prescrizione medica, dall’altro il Governo negava che questa ci dovesse essere”.
Sulla sua battaglia personale. “Nessun libro di medicina supporta le teorie di questi qua – continua – . Che un guarito debba vaccinarsi è un’eresia. Sono stata sospesa per inosservanza dell’obbligo vaccinale mentre tutti i procedimenti a mio carico sono pendenti. La mia colpa è aver spiegato o aver provato a spiegare alle persone, quello che gli ordini professionale evidentemente non volevano che fosse detto. Tutto parte da una denuncia fatta dal Ministero della Salute nei miei confronti a dicembre”.