Un “giovane” Vittorio Sgarbi si racconta ad Ambra Angiolini – VIDEO

Impossibile non conoscere Vittorio Sgarbi. Lo storico critico d’arte, specialmente in questo periodo, sta facendo molto parlare di sé per le sue dichiarazioni ed anche per una lite di troppo (con tanto di mani addosso) con il “rivale” Giampiero Mughini. Questa volta lo vedremo in una versione completamente sconosciuta

Un giovane Vittorio Sgarbi si racconta ad Ambra Angiolini
Vittorio Sgarbi (Ansa Foto)

In questi ultimi giorni è impossibile non aver ascoltato un solo argomento che riguardasse Vittorio Sgarbi. Proprio quest’ultimo, negli ultimi giorni, si è reso protagonista di un acceso dibattito che poi è sfociato in una vera e propria lite con Giampiero Mughini. I due, durante una puntata del ‘Maurizio Costanzo Show‘, sono venuti alle mani e se ne sono dette di tutti  i colori.

Non è finita qui visto che ha avuto da ridire anche su una delle influencer più famose del nostro paese come Chiara Ferragni definendola una “vecchia befana con gli zatteroni e con un mezzo marito” con chiaro riferimento a Fedez. In questo articolo, però, vi faremo vedere uno Sgarbi che probabilmente nessuno conosceva.

Erano gli anni ’90 e non era quello che conosciamo adesso, ovvero critico e con molta voglia di fare polemica. In questa occasione intervenne in una puntata di “Non è la Rai“, programma condotto da una giovanissima Ambra Angiolini alle sue prime esperienze in televisione.

Vittorio Sgarbi dalla Angiolini: “Il mio primo amore…” – VIDEO

Come potete ben notare anche Sgarbi sembra quasi irriconoscibile. Un aspetto molto più giovane (anche perché aveva superato abbondantemente i 30 anni) dove si racconta. In particolar modo sulle sue esperienze amorose e non solo. Anche la sua infanzia che non è stata facile, visto che l’ha vissuta in un collegio.

Quello che vedete in televisione è lo Sgarbi buono, pacato e moderato. Tra i 17 e i 25 anni c”è stata la mia versione crudele. Dai 15 anni ho fatto due anni in un orribile collegio presso i salesiani. Una galera: ero tenuto a orari rigidi, attraverso quella repressione ho maturato la mia reazione. Devo forse al collegio e alla sua severità un carattere così reattivo“.

Poi sull’amore: “Sono stato innamorato dai nove ai 29 anni. Innamorato tre volte e mezzo nella mia vita. Il primo amore a nove anni si chiamava Sandra aveva una lunga treccia. Prendevo un pullman per andare a scuola e ogni giorno le tenevo occupato il posto fino al suo paese così poteva sedersi accanto a me. Amori da pullman”.

 

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