Mascherine a scuola, ministero della Salute nel mirino: ecco perché

Continua a far discutere la decisione di confermare l’obbligo delle mascherine a scuola. Ed è polemica per una lettera firmata di Gianni Rezza. Le ultime.

Il Governo nei giorni scorsi ha confermato l’obbligo delle mascherine a scuola fino al termine dell’anno. Una decisione molto contestata, anche dai medici, e che rischia di far scoppiare un vero e proprio caso all’interno del ministero della Salute dopo la pubblicazione da parte della trasmissione Fuori dal Coro di una lettera firmata da Gianni Rezza.

Mascherine scuola
E’ polemica per una lettera del ministero della Salute sulle mascherine a scuola © Ansa

Come riportato da La Verità, in una missiva di risposta ad una lettera di alcuni cittadini Gianni Rezza precisa come “sui rischi/benefici delle mascherine a scuola questa amministrazione per quanto di competenza non è in possesso della specifica documentazione richiesta“.

Tradotto: il ministero della Salute ha preso la decisione sulle mascherine a scuola senza aver consultato uno studio sui rischi e benefici delle protezione. Una scelta, quindi, non basata su dati scientifici, ma molto probabilmente precauzionale.

Mascherine a scuola, i medici ‘bocciano’ Speranza

La conferma delle mascherine a scuola sta facendo discutere (e non poco). Sono diversi i medici che in queste settimane hanno bocciato il ministro Speranza parlando di una decisione non presa in base alla scienza. E questa lettera firmata da Gianni Rezza, e non smentita da parte del Dicastero della Salute, sembra confermare quanto ipotizzato dai medici.

Nelle prossime ore non si esclude un intervento di Speranza o dello stesso Rezza per provare a chiarire meglio il significato di quella missiva. Molto probabilmente un tentativo di spegnere le polemiche, ma il significato della lettera è molto chiaro: la decisione è stata presa senza avere dei dati sui rischi/benefici delle mascherine a scuola.

Insomma, una scelta fatta in modo precauzionale e senza basarsi sui cosiddetti dati scientifici. Vedremo se in futuro si continuerà a tenere questa strada o alla fine il premier Draghi porterà il resto della maggioranza a ragionare e a non proseguire su una linea che, come detto in precedenza, sta portando solamente polemiche e critiche nei confronti di questo esecutivo.

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