I bulli non smettevano di picchiarlo e tormentarlo, tanto da chiedergli un pizzo: un ragazzino di soli 11 anni si è trovato “costretto” a rubare alla sua famiglia per pagarli ed essere lasciato in pace. Arriva la denuncia da parte della mamma
Picchiato, bullizzato e tormentato dai suoi stessi coetanei. Costretto a rubare e pagarli, proprio come un “pizzo” per stare tranquillo. Questa tranquillità, però, non avveniva visto che gli stessi ragazzi chiedevano sempre di più al ragazzo. Tanto è vero che la vittima di questa assurda storia, un bambino di soli 11 anni, è stato costretto a rubare nella cassa del bar di famiglia per essere lasciato in pace. Il tutto si è verificato a Brescia.
Lo aspettavano fuori scuole o in altre parti delle città. Se non ricevevano quello che chiedevano lo malmenavano. Il tutto è accaduto per settimane, fino a quando non ce l’ha fatta più ed ha raccontato tutti gli episodi subiti (soprattutto di violenza) alla madre. Quest’ultima, ovviamente, non ha perso un solo secondo in più si è fatta dare i nomi di chi importunava suo figlio ed è andata a denunciarli alla polizia.
Brescia, pagava bulli dalla cassa del bar di famiglia: la denuncia della madre
Il ragazzo avrebbe riferito alle forze dell’ordine che sperava di “cavarsela” dando loro delle merendine. Infine sono passati ai soldi fino a quando la loro richiesta non è aumentata di settimana in settimana. Come riportato in precedenza l’11enne veniva anche picchiato: tanto è vero che la madre ha notato sulle sue braccia dei lividi.
In un primo momento il ragazzino ha mentito alla mamma dicendo di essere caduto e che se li era procurati da soli, poi è scoppiato in lacrime ed ha raccontato la verità. Anche se, secondo quanto riportano i media locali, avrebbe raccontato il tutto ad un amico di famiglia (un avvocato) che ha fatto da tramite agli stessi.