Partita emozionante: la Juve ribalta il vantaggio nerazzurro ma l’Inter dilaga con due rigori (2-4). Per Allegri zero titoli, Inzaghi porta a casa il trofeo.
Una girandola di emozioni, proteste, colpi duri e reti bellissime. Al termine della battaglia la Coppa Italia la porta a casa l’Inter con un netto 4-2. I nerazzurri hanno subito la rimonta e avuto la forza di ribaltare nuovamente il match. Per Allegri, nervosissimo ed espulso, è una stagione da dimenticare. Inzaghi invece esulta e porta a casa il secondo trofeo della stagione.
Atmosfera meravigliosa per la finale di Coppa. Due tifoserie a riempire lo stadio Olimpico stracolmo, musica e le motivazioni che nei match fra Juve e Inter, eterne rivali, non mancano mai. Inzaghi deve fare a meno di Bastoni e inserisce D’Ambrosio, nessuna sorpresa fra i bianconeri. Neanche il tempo di iniziare e l’Inter è già avanti.
Sovrapposizione di Barella, la Juve non esce dalla difesa e il centrocampista apre il destro e con un tiro a girò fa secco Perin. La Juve si accende solo dopo 20 minuti. Dybala non impensierisce Handanovic, che poco dopo si supera su Vlahovic con un intervento strepitoso a deviare il preciso diagonale.
La Juve cresce e De Ligt impegna ancora il portiere nerazzurro che devia in corner. Sugli sviluppi Dybala col sinistro sfiora il palo con un gran tiro e l’Inter inizia a subire la pressione bianconera. Al 41’ Allegri manda un messaggio alla squadra. Danilo si infortuna e il tecnico manda in campo Morata. Juve super offensiva che nella ripresa parte forte.
Juve-Inter, accade di tutto: Inzaghi esulta, Allegri espulso
Tre minuti e la Juve chiede un rigore. Niente var su una caduta di Vlahovic che poi propizia il pari. Azione di sfondamento del serbo, palla sui piedi di Alex Sandro che calcia da fuori area e deviazione di Morata che mette fuori causa Handanovic. L’Olimpico è una bolgia e la Juve poco dopo ribalta tutto. L’Inter si scopre, Morata serve Dybala, apertura per Bernardeschi che inventa una traccia per Vlahovic. Il serbo gonfia la rete e fa esplodere lo spicchio di tifosi bianconeri. L’Inter cerca subito il pari ma Perin risponde presente su Darmian.
Poco dopo la Juve protesta. Brozovic incassa il giallo netto e calcia via il pallone. I bianconeri chiedono il rosso ma per l’arbitro non ci sono gli estremi. Parte la girandola dei cambi e Allegri passa alla difesa a tre e ripropone anche Locatelli. L’Inter prova a schiacciare la Juve che resiste e con Bonucci cerca invano il tris di testa. Al 78′ però la prima giocata di Lautaro si trasforma in un rigore che appare dubbio. L’argentino incastra il piede fra le gambe di Bonucci e cade. Ciò che sembra un penalty netto viene rivisto e confermato alla Var. Calhanoglu scarica la rabbia sotto l’incrocio ed è 2-2.
Il finale si infiamma, Allegri affronta a muso duro la panchina nerazzurra e fioccano i gialli. Al triplice fischio le squadre sono stanchissime e ai supplementari arriva il secondo penalty per i nerazzurri. De Ligt va scomposto su Dzeko, si va alla Var e Perisic riporta l’Inter avanti. La saga dei gol splendidi termina con la firma di Perisic. Conclusione imprendibile e capitolo chiuso. Per Allegri, espulso, zero titoli, Inzaghi festeggia il secondo nella splendida cornice dell’Olimpico.