Conduttrice di successo, volto amato della tv di qualche anno fa oggi Enrica Bonaccorti è una scrittrice molto impegnata. In questi ultimi anni è apparsa in televisione nel ruolo di opinionista: è stata ospite speciale dei talk più noti del piccolo schermo. Nonostante una popolarità conquistata meritatamente la Bonaccorti ha recentemente rivelato di non avere una vita sociale intensa, raramente presenzia a qualche evento.
Enrica Bonaccorti: “Soffro di prosopagnosia”
Intervistata dal Corriere della sera Enrica ha confessato di soffrire di una particolare patologia, la prosopagnosia, che le impedisce di riconoscere le persone che ha davanti: “Mai avuto frequentazioni importanti, non vado nei salotti, anche perché non riconosco le persone: condivido con Brad Pitt la prosopagnosia. A un evento Fininvest chiacchieravo con un signore. Chiedo: di cosa ti occupi adesso? Lui mi fa pat pat sulla spalla: faccio sempre il presidente della Fininvest. Era Fedele Confalonieri”.
La patologia di cui è affetta la 73enne impedisce di riconoscere i tratti fisici delle persone, anche quelli del viso. E’ considerata un disturbo della mente che porta a annullare le identità. Enrica Bonaccorti ha anche rivelato che il successo conquistato soprattutto negli anni ’80, non ha cambiato il suo modo di essere ligia e non propensa ai compromessi: “Non sono mai stata brava a farmi valere e farmi pagare. Per decenni non ho avuto agente o addetto stampa. Ho sempre lavorato con lo spirito della professoressa che avrei dovuto essere”.
Enrica Bonaccorti ricorda lo scandalo del Cruciverbone
Per alcuni anni Enrica Bonaccorti è stata la conduttrice di Non è la rai, programma cult di Mediaset diretto da Boncompagni. In quel periodo l’artista fu protagonista dello scandalo del Cruciverbone. Un utente scelta per il gioco diede la risposta prima della domanda, a quel punto la Bonaccorti fermò tutti e chiese chiarimenti: una reazione decisamente di sdegno.
Oggi la conduttrice ha rivelato che fu rimproverata da dirigenti per il modo in cui gestì la cosa, e l’anno seguente decisa di andare via: “I dirigenti mi rimproverarono. Dopo lo scandalo me ne andai”. Il caso arrivò anche in tribunale e la signora in questione affermò di essere una sensitiva e di aver sognato la risposta il giorno prima.