Un bambino di circa un anno è stato ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Perugia. E i medici hanno fatto una terribile scoperta.
C’è apprensione all’ospedale di Perugia per le condizioni di un bambino di circa un anno, arrivato nelle scorse ore in arresto cardiaco e ipotermia. Il quadro clinico è molto grave e i medici non hanno ancora sciolto la prognosi.
Inoltre, come riportato da TgCom24, gli accertamenti hanno evidenziato anche alcune lesioni di natura non chiara. L’ipotesi è quella di maltrattamenti, ma da parte degli inquirenti si preferisce non escludere nessuna pista visto che ancora non si hanno delle prove certe.
Sulla vicenda comunque è stata aperta un’indagine e gli inquirenti stanno ascoltando i parenti e gli amici dei genitori del piccolo per provare a ricostruire meglio quanto successo e soprattutto verificare se la spiegazione data dalla madre è reale.
Il punto sulle indagini
Come riferito da TgCom24, a portare il bambino in ospedale è stato molto probabilmente il padre. L’uomo, però, subito dopo ha fatto perdere le sue tracce senza dare spiegazioni sul perché il piccolo si trovava in quelle condizioni. Fortunatamente l’intervento dei medici è stato decisivo per consentire al cuore del bambino a riprendere a battere, ma le sue condizioni restano gravi e non può assolutamente considerarsi fuori pericolo.
Immediata anche la chiamata ai carabinieri, che hanno aperto subito un’indagine per accertare meglio quanto successo. Gli investigatori, come detto, sono al lavoro per verificare anche quanto detto dalla madre poco dopo l’apertura del fascicolo.
La donna, almeno dalle ultime informazioni, avrebbe detto che il piccolo si sarebbe affogato mentre mangiava un biscotto e loro nel tentativo di salvarlo, prima lo avrebbero scosso per farlo respirare, poi gettato addosso dell’acqua e, infine, avvolto in una coperta.
Si tratta naturalmente di una versione che è ancora al vaglio degli inquirenti e vedremo se nelle prossime ore i carabinieri confermeranno quanto detto dalla donna oppure davvero siamo davanti a un caso di maltrattamenti.