Strane analogie e strane coincidenze in alcuni disegni usati dall’attentatore nel suo documento di oltre 100 pagine che Google ha rimosso subito
Strane analogie e strane coincidenze. All’interno del manifesto di Payton Gendron, il 18enne che ha compiuto la strage di Buiffalo in un supermercato uccidendo dieci persone, compare anche versione alterata del “Sole nero “, un simbolo utilizzato dal battaglione Azov, l’unità militare ucraina. Si tratta di un’icona che ricorda un sole e una ruota e che è stata usata in Germania oltre che dai successivi gruppi neonazisti. Nella versione bianca, il “Sole nero” era all’interno dell’emblema ufficiale del battaglione Azov fino all’agosto 2015, quando lo stemma è stato eliminato per adeguarsi a una legge ucraina che vietava l’uso dei simboli nazisti.
Rispetto allo stemma del passato, è scomparso il “Sole nero“, ma è rimasto un altro simbolo che richiama all’immaginario e in particolare al ” nella sua versione orizzontale, emblema del partito che prima di essere sostituito dalla svastica. Su questo però il Battaglione Azov ha fornito una spiegazione che ne ha permesso l’utilizzo: sarebbe una stilizzazione delle lettere “i” e “n”, che stanno per “Idea Nazione“.
Il documento di Peyton rimosso immediatamente da Google
Il manifesto di Gendron, lungo oltre cento pagine, non è più disponibile online essendo caricato stato su Google Document ed essendo che l’azienda statunitense l’ha eliminato dopo poco tempo perché violava i termini del servizio. Circolano su siti web e social network solo alcuni screenshot. “Un atto di terrorismo“, aggiunge il capo della Casa Bianca, “che è antitetico a ogni cosa che rappresenta l’America“. “Dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere – spiega il presidente Biden – per porre fine a questo terrore alimentato dall’odio“.
Nancy Pelosi, speaker della Camera del Congresso americano, torna a chiedere una stretta sulle armi da fuoco in America, descrivendo come un atto di “terrorismo interno” l’attacco al supermercato di Buffalo da parte Per la terza carica dello Stato negli Usa è più che mai prioritaria la necessità di norme più stringenti sulle armi.