Vaiolo, Pregliasco: “Bisogna ricostruire le cause della diffusione”

In esclusiva a Notizie.com il virologo Fabrizio Pregliasco commenta il primo caso di vaiolo in Italia: “Maggiore attenzione porta a risultati importanti, bisogna raccogliere informazioni ma attenti a creare allarmismo eccessivo”.

Il primo caso di vaiolo delle scimmie in Italia ha alzato il livello d’attenzione nel nostro paese. Il paziente dello Spallanzani non è il primo in Europa, e dopo i casi riscontrati in Gran Bretagna, Spagna e Portogallo, e uno segnalato negli States, crescono i timori per una diffusione rapida della malattia.

Fabrizio Pregliasco
Fabrizio Pregliasco © Ansa

In esclusiva a Notizie.com il virologo Fabrizio Pregliasco ha chiarito diversi aspetti sulla diffusione e sui passaggi che la comunità scientifica potrebbe mettere in piedi per ricostruire quanto sta accadendo. “Queste notizie, come quelle relative al Covid e all’epatite – ha affermato – ci suggeriscono due aspetti importanti. Il primo è che l’attenzione è maggiore, perché la pandemia ha ricordato a tutti che i virus esistono. A questo motivo è legato lo sforzo che la comunità scientifica mette in piedi, con risposte molto importanti”.

Pregliasco prosegue: “Gli scambi di dati e informazioni sono fondamentali, perché ci permettono di ricostruire le connessioni mancanti e avere più notizie. Da questo punto di vista sottolineo che una maggiore attenzione che si è creata rappresenta una notizia positiva al fine di gestire tutti i dati e tracciare tutto con più precisione”.

Vaiolo, Pregliasco a Notizie.com: “Bisogna raccogliere dati”

Pregliasco
Il virologo Fabrizio Pregliasco – Ansa Foto –

Pregliasco rivela a Notizie.com i possibili passaggi da effettuare. “Di questa malattia conosciamo i sintomi e i tempi di incubazione, dai 6 giorni fino anche a 21. Con questo voglio dire che bisogna partire da ciò che sappiamo, e soprattutto non confondere due aspetti fondamentali. Alzare il livello di attenzione è necessario – osserva – perché ci consente di migliorare la ricerca e la conoscenza del virus, diverso è creare allarme”.

Niente rischio di pandemia quindi? “La trasmissibilità del vaiolo è molto diversa da quella del Covid. Ripeto, – chiosa il virologo Fabrizio Pregliasco a Notizie.com – è fondamentale raccogliere informazioni, ricostruire quelle tessere del puzzle che ci dicono perché il virus è arrivato in Italia e mettere in piedi interventi di sanità pubblica e indagini epidemiologiche, senza però creare allarmismo esagerato. 

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