Joe Russo, il regista di Avengers End Game e Infinity War, ha esaltato il lavoro svolto da Jon Watts con Spiderman: No Way Home.
Spiderman No Way Home è uno dei film più discussi dell’anno, sul quale è stato costruito un dilagante dibattito riguardo al controverso senso del film. L’accusa principale è stata rivolta al vero e proprio valore cinematografico del cinecomic, che vede nel fan service il motore scatenante della sua evoluzione drammaturgica. Joe Russo (co-regista, insieme al fratello, di Avengers Infinity War/Endgame), in una recente intervista, ha voluto elogiare il film: “Ho pensato che Spider-Man: No Way Home fosse incredibile. È stato fantastico. Ho pensato che fosse perfetto. È stata una delle migliori esperienze cinematografiche che ho avuto negli ultimi tempi ed è stato molto piacevole non essere minimamente coinvolto. Da geek cinematografico quale sono, mi sono potuto godere l’esperienza dell’andare al cinema e godermi l’effetto sorpresa, le risate e le lacrime insieme a tutte le altre presone presenti in sala”. E’ evidente come le lusinghiere parole spese dal regista statunitense, siano in sostanziale opposizione alle numerose critiche mosse negli ultimi mesi dai cinefili di tutto il mondo, i quali sono arrivati a definire il film come un’accozzaglia no-sense di manifesto fan service.
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Il progetto editoriale iniziato dalla Marvel nel lontano 2008 con Iron Man, è stato sviluppato sin dall’inizio con l’intento di creare un mastodontico disegno autoriferito, che potesse rimandare costantemente a se stesso; ciò che ha indignato molti appassionati dell’MCU però, è stato il concepimento di uno Spiderman in cui il fan service divenisse il fine ultimo dello sviluppo narrativo e non un mezzo per veicolare dell’altro.