Dato al rialzo rispetto all’anno scorso, le preoccupazioni degli ultimi 2 anni hanno portato ad accelerare le proprie scelte. Ma occhio ai prezzi…
Sempre più voglia di mare, molti italiani in largo anticipo hanno già scelto la meta delle prossime ferie estive. Boom di prenotazioni registrate nelle spiagge. Ombrelloni, sdraio e lettini bloccati mesi prima, forse anche per l’insoddisfazione derivata dagli ultimi due anni, caratterizzati dalla pandemia e dalle preoccupazioni per la guerra in Ucraina.
Il portale spiagge.it, infatti, ha svelato la crescita del dato e della corsa a bloccare il proprio viaggio. Numeri che hanno lasciato a bocca aperta i gestori: +470% rispetto all’anno scorso. Agosto, nello specifico, è il mese delle vacanze per eccellenza e contribuisce con il 40% delle prenotazioni totali. Luglio segue subito dopo con il 30%. Passando alle mete più gettonate: quali sono? Al primo posto, non è una sorpresa, c’è la Puglia per il secondo anno di fila. Una classifica in cui successivamente troviamo Campania, Marche, Emilia–Romagna, Friuli–Venezia Giulia e Calabria. Il Friuli-Venezia Giulia – curiosità – è al comando della graduatoria delle regioni con prenotazioni lunghe (raggiungono anche i 30 giorni). Poi Emilia-Romagna (10 giorni), Puglia e Marche (9 giorni). La durata più corta appartiene invece a Campania e Liguria (medie da 1 a 4 giorni).
Mare, occhio ai prezzi aumentati
Statistiche al rialzo nonostante il costo della vita in riva al mare sia più caro rispetto al passato. I listini hanno subìto notevoli notifiche come evidenziato dal Codacons. Secondo lo studio ci sono stati incrementi del 4-5% per le tariffe degli ombrelloni, lettini e sdraio, senza dimenticare il +10% relativo alla consumazione di cibo e bevande presso i lidi. Una famiglia, per il Codacons, quest’anno spenderà 97 euro per un giorno al mare, in considerazione l’affitto di un ombrellone, due lettini, più il parcheggio e le consumazioni (panini, acqua, caffè e gelati). Un +12% sul 2021 che non può passare inosservato.