Ospite speciale della puntata di Domenica di Che Tempo che fa Richard Gere è tornato a parlare della drammatica esperienza vissuta come ospite su Open Arms. L’attore è molto impegnato per la tutela e il sostegno per i migranti nel Mediterraneo, una sitiuazione drammatica che coinvolge e lede alcuni aspetti umani e che meriterebbe per la star di Hollywood maggiore attenzione. Per Gere bisognerebbe interrogarsi di più su come si può aiutare chi ne ha veramente bisogno.
Richard Gere: “La guerra? Un aberrazione che viene permessa”
Richard Gere ha anche rivelato la sua posizione in merito alla guerra in Ucraina, un conflitto ingiustificato che ha definito aberrante: “Credo che tutti noi abbiamo una reazione viscerale. Una reazione analoga vedendo la sofferenza di i bambini e innocente colpiti dalla guerra, che sarà una sofferenza che si ribalta nel futuro.” L’attore ha poi aggiunto: “ …è un aberrazione che viene permessa sul nostro pianeta”. Gere ha poi riconosciuto le due facce della guerra, non si professa un pacifista assoluto ma rileva l’esigenza di aiutare chi ne ha bisogno ma soprattutto di impedire abusi e violenze.
L’interprete di Pretty Woman non ha mai potuto fare a meno di ricordare le forti emozioni che lo hanno travolto quando è salito su Open Arms: “Appena sono salito a bordo di quella nave li ho visti come esseri umani e in quel momento avevano una sofferenza estrema fisica e io sono riuscito a capire la tragedia umana che stavano vivendo.”
Richard Gere incanta il pubblico di Che tempo che fa
Attore di successo internazionale Richard Gere ha accettato di essere intervistato da Fabio Fazio in qualità di fondatore della Gere Foundation che lo scorso anno ha celebrato i 30 anni di attività e di presidente del CdA della non-profit International campaign for Tibet che attualmente è impegnata a raccogliere fondi per la guerra in Ucraina.
Richard Gere ha parlato anche del suo passato professionale commentando alcuni suoi film iconici che sono parte della storia del cinema e ha rivelato che solitamente non ama rivedersi a parte alcuni film che lo hanno coinvolto particolarmente.
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