Il vice Presidente della camera in esclusiva ai nostri microfoni: “Se rigiochiamo dieci volte il derby non lo vincono mai”
“L’Inter ha perso lo scudetto nella trasferta di Bologna, ma se potessi rigiocare una partita, sarebbe il derby di ritorno. La stracittadina, tra le quattro giocate quest’anno, in cui abbiamo dominato, ma siamo riusciti a perdere“. Ignazio La Russa, Senatore di Fratelli d’Italia e vice Presidente del Senato, è un tifoso interista Doc e ai microfoni di Notizie.com, fa un bilancio della stagione appena conclusa, che ha visto i nerazzurri uscire sconfitti al fotofinish. Battuti dai cugini rossoneri.
“Hanno vinto e onore al merito. Siccome Natale è lontano – dichiara in esclusiva ai nostri microfoni – i cugini sappiano che quest’anno non riceveranno niente, perchè glielo abbiamo fatto in anticipo un bel dono. Delusione? C’era già prima dell’ultima giornata“. La Russa non si aspettava doni dal Sassuolo. “Non ho mai avuto dubbi. Sapevo che il Milan avrebbe vinto la gara di Reggio Emilia, ma devo anche dire che il Sassuolo raramente quest’anno ha preso tre gol. Però era chiaro che all’ultima giornata affrontare una squadra non motivata e con una storia milanista dietro, lasciava immaginare il finale. Ero preparato. Non è stata una delusione ieri. Dalla sconfitta di Bologna in poi sapevo come sarebbe andata a finire”.
La Russa ha un cruccio. “Il derby di ritorno. Neanche se lo rigiocano dieci volte lo vincono. Quest’anno ci sono state quattro stracittadine e loro hanno vinto solo questa. Ci sarà un motivo o no? Tra l’altro è stata una gara dominata dall’Inter. Rifarei il derby. Pensi che bello se il calendario avesse messo la stracittadina all’ultima giornata. Sarebbe stata come una finale”. L’Inter chiude la stagione con due trofei in bacheca, nel primo anno di Inzaghi in panchina. “E’ un bravo allenatore. Ha pareggiato i punti di Mourinho del primo anno. Mi aspetto tanto da lui in futuro e soprattutto spero che la società non indebolisca la squadra, perchè sono certo che in estate si rafforzeranno tutte”.
