Cosenza, Millico festeggia salvezza col ‘saluto romano’: polemiche FOTO

Cosenza, l’attaccante Vincenzo Millico ha voluto festeggiare la salvezza ottenuta dalla sua squadra con un gesto che ha fatto scatenare tantissime polemiche: ovvero quello del “saluto romano” – FOTO

Polemiche per Millico che festeggia col saluto romano
Vincenzo Millico (Foto LaPresse)

Il Cosenza, anche la prossima stagione, disputerà il campionato di Serie B. Pochi giorni fa i calabresi hanno avuto la meglio vincendo l’incontro, valido per la finale dei playout, contro il Lanerossi Vicenza che saluta la cadetteria e scende nuovamente in C. I calabresi hanno compiuto un vero e proprio miracolo sportivo, anche se hanno dovuto ottenere la salvezza solamente nell’incontro decisivo che li ha visti vincere nettamente contro la compagine biancorossa.

L’eroe della serata del ‘Marulla‘ è stato l’eterno Joaquin Larrivey che, con una sua doppietta, ha mandato in estasi i suoi tifosi. In questa stagione sono stati in pochi a salvarsi. Vincenzo Millico ha fatto il suo contribuendo con tre reti ed un assist in 20 presenze in questa stagione. L’attaccante classe 2000, di proprietà del Torino, però ha fatto scatenare un bel po’ di polemiche per quanto riguarda il suo gesto effettuato durante i festeggiamenti della squadra in piazza. In che modo? Facendo il “saluto romano“.

Cosenza, Millico nella bufera ma poi chiede scusa – FOTO

La foto che lo ritrae sta facendo il giro dei social network. In molti lo hanno condannato. Nelle ultime ore, però, come riportato dal quotidiano ‘Tuttosport‘ sono arrivate anche le scuse da parte dello stesso calciatore che si è dichiarato mortificato per quello che ha fatto e che non era assolutamente sua intenzione scatenare una pioggia di polemiche.

Queste sono alcune delle sue parole prese dall’intervista rilasciata: “Vi segnalo che si tratta di un frame di pochi secondi estrapolato da un contesto di festa e goliardia, durante la festa per la salvezza del Cosenza.

Chiedo scusa se ho offeso l’animo e i sentimenti di qualcuno, ma è stato un gesto privo di connotati offensivi e svolto in assoluta buona fede. Gli ideali a cui è ricollegato quel gesto sono molto lontani dalla mia persona, dal mio credo e dai valori che mi ha sempre impartito la mia famiglia“.

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