La partita era di notevole importanza perché incrociava i destini di due squadre, lo Spezia che lottava per non retrocede e la Lazio che cercava un posto in Europa League e l’esito rocambolesco del risultato con il gol di Acerbi nei minuti di recupero aveva scatenato grandi polemiche per un presunto fuorigioco. Oggi si è saputo cosa è davvero successo in sala Var.
Nell’ambito della conferenza stampa del designatore di A e B. Gianluca Rocchi e del presidente Aia, Alfredo Trentalange, è stato fatto ascoltare l’audio Var dell’episodio del gol di Acerbi in chiaro fuorigioco nel concitato finale di Spezia-Lazio con il concitato colloquio tra l’arbitro Pairetto e l’uomo al Var.
Un errore di comunicazione
Dopo una partita rocambolesca con un’emozionante altalena di gol, nei minuti di recupero la Lazio passa in vantaggio con un gol di Acerbi al termine di un’azione confusa in area dello Spezia. L’arbitro Pairetto dopo un attimo di esitazione, in attesa del check della sala Var, concede il gol e poi fischia la fine dell’incontro che decreterà la vittoria della Lazio per 4-3. Nell’audio diffuso oggi si sente in maniera chiara un ‘Ok’ che l’arbitro della gara Luca Pairetto interpreta erroneamente come via libera. In realtà il check è ancora in corso.
La frase che fa capire l’errore
“Caxxo, perché hai ripreso, Luca ferma, ferma, ferma!” questa l’esclamazione disperata dalla sala Var appena si è resa conto dell’errore di comunicazione con l’arbitro in campo. Il designatore Gianluca Rocchi ha commentato in questo modo l’accaduto: “Ci fa male spiegare questo episodio, si fa fatica a farlo. Si tratta di un corto circuito comunicativo, da questo episodio ho iniziato a domandarmi su cosa fare per evitare un errore del genere. Ho sospeso tutti e sei perché non è accettabile, né che l’arbitro riprenda il gioco, né che il var glielo permetta e né che gli assistenti non dicano niente. Qui il check non è stato preso in considerazione”.
Il perché di questo incredibile errore
“Inconsciamente l’arbitro ha spostato l’attenzione da una cosa tecnica ad una cosa che non c’entrava nulla. Non dobbiamo crocifiggere un arbitro per un errore, la lettura che abbiamo dato a freddo è questa: ha spostato l’attenzione da un aspetto ad un altro” questa la spiegazione tecnica del designatore Rocchi sull’accaduto. In pratica, Pairetto, mentre aspettava l’esito del check come solitamente si fa in occasione del gol, sapendo che si era nei minuti di recupero, ha spostato la sua attenzione sui secondi mancanti per chiudere la partita, perdendo la lucidità della comunicazione con la sala Var.