+Dal 1976 al 1980 la Nazionale di tennis è la più forte al mondo, ma la vittoria in Cile del trofeo è molto di più di un trionfo sportivo
Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci, Adriano Panatta, Tonino Zugarelli, capitano non giocatore Nicola Pietrangeli. In quegli anni l’Italia, con questi giocatori, è la squadra di Coppa Davis più forte al mondo tanto da raggiungere la finale quattro volte, vincendo solo nel ’76 contro il Cile. Le altre finali raggiunte, ma poi perse, sono nel ’77 contro l’Australia, nel ’79 contro gli USA e nell’80 contro la Cecoslovacchia.
Nel 1976 gli azzurri raggiungono per la prima volta la finale di Coppa Davis, la manifestazione a squadre più importante al mondo, una Coppa del mondo di calcio su un campo da tennis. Dopo aver battuto al primo turno la Gran Bretagna per 4-1 sull’erba di Wimbledon, Panatta e compagni hanno la meglio anche della fortissima Australia in semifinale per 3-2. La finale è in programma contro il Cile a Santiago.
Un caso politico
Il Cile da tre anni è sotto il regime del Generale Pinochet e per questo la partecipazione o meno della nostra Nazionale per disputare la finale diventa un caso politico. La Russia, avversaria proprio del Cile in semifinale, rinuncia a disputare l’incontro in aperta protesta contro la repressione messa in atto dal dittatore per prendere e mantenere il potere grazie ad un colpo di stato. E questo crea un precedente che spacca l’opinione pubblica e politica in Italia. La nostra squadra di Coppa Davis è molto più forte di quella capitanata da Fillol, miglior giocatore cileno dell’epoca, e la prima vittoria nella competizione sembra davvero a portata di mano, ma viene osteggiata e combattuta nel suo stesso Paese per impedirle di partecipare alla trasferta per non dare così visibilità ad un dittatore.
Il campo di gioco della finale si trovava nel complesso dello Stadio Nazionale, divenuto uno dei simboli della repressione del regime perché, negli anni precedenti, era stato usato come campo di concentramento per gli oppositori politici. La partecipazione italiana era contestata da numerosi gruppi politici, soprattutto di sinistra, con proteste a mezzo stampa e in piazza. Il governo, guidato da Giulio Andreotti e il Coni, preferirono non prendere posizione, lasciando la decisione alla Federazione italiana tennis, che autorizzò la partecipazione.
Una serie tv che racconta come sono andate le cose
Servì un lasciapassare del Ministero degli Esteri per partire e andare a vincere l’insalatiera nel dicembre del 1976 e tutta l’abilità diplomatica anche di Nicola Pietrangeli, oltre che la volontà assolutamente irremovibile dei giocatori di non voler perdere una cosi grande occasione. “La Squadra” è una serie tv, in onda sui canali di Sky, che racconta un percorso sportivo, politico e umano di una squadra che non poteva avere uomini più diversi, talvolta anche in contrasto, ma uniti nella determinazione della loro scelta e capaci di vincere la coppa insieme. Se pensiamo che in 122 anni quella per ora resta la prima e unica volta che siamo riusciti a portare a casa l’ambito trofeo, forse capiamo perché decisione non fu più giusta! L’Italia vinse nettamente per 4-1 portando così finalmente a casa l’ambita insalatiera.