E’ arrivata la sentenza della Cassazione nel processo che vede un uomo imputato per aver costretto l’ex a tatuarsi il suo nome.
E’ stato condannato in via definitiva l’uomo che costrinse l’ex fidanzata a tatuarsi il suo nome per dimostrare di possederla davanti al mondo. Dopo le sentenze di primo e secondo grado, è arrivata anche la decisione della Cassazione.
L’uomo, quindi, dovrà scontare sei anni di carcere per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate e la deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso.
Con la sentenza della Cassazione, quindi, chiude definitivamente la vicenda processuale riguardante il 41enne romano. Non ci potranno, infatti, essere ricorsi da parte della difesa e per questo motivo l’uomo continuerà a scontare la sua pena a sei anni nel carcere di Frosinone.
Si chiude, inoltre, un incubo per la ragazza, capace di denunciare quanto successo ormai oltre due anni fa.
La ricostruzione della vicenda
Come riferito da TgCom24, la vicenda risale ormai a due anni fa. La conoscenza tra i due è avvenuta prima sui social e subito dopo la coppia ha iniziato una relazione diventata in davvero poco tempo tossica e dolorosa.
La giovane, infatti, si è ritrovata a vivere in un clima di terrore, con il fidanzato che con il passare del tempo faceva richieste sempre più complicate come quella di farsi un tatuaggio in pieno volto per esternare quel potere totalizzante su di lei.
La ragazza, però, ha avuto la forza di denunciare e da qui è partita l’indagine, che ha portato prima all’arresto e poi alla condanna in via definitiva a sei anni di questo 41enne romano.
Una sentenza della Cassazione che, come detto in precedenza, chiude definitivamente la vicenda e, soprattutto, consente alla giovane di mettere fine ad un incubo. Non sarà semplice per lei dimenticare quanto successo, ma la condanna al suo ex fidanzato è sicuramente un primo passo per provare a ricominciare a vivere dopo due anni non assolutamente facili.