Texas: la rabbia dei genitori dopo la strage, dove erano gli agenti?

Emerge un particolare inquietante sulla strage avvenuta in Texas, la polizia sarebbe entrata nella scuola dopo un’ora dall’allarme

Gli Stati Uniti sono ancora sotto shock per la strage alla scuola elementare di Uvalde, in Texas, dove diciannove bambini e due adulti, di cui un insegnante, sono stati uccisi a sangue freddo in classe da un ragazzo di 18 anni, Salvador Ramos. Si tratta di una delle peggiori stragi della storia d’America che riporta alla memoria il massacro di Sandy Hook del 2012, quando il 20enne Adam Lanza uccise 26 persone di cui 20 bambini.

Il momento in cui l’assassino sta per entrare armato nella scuola – Ansa foto

Il killer, un diciottenne senza precedenti penali e senza alcun problema mentale conosciuto, ha usato un fucile AR-15 e “l’unico segnale” che una strage era all’orizzonte era su Facebook, dove aveva scritto 30 minuti prima di raggiungere la scuola: “sto per sparare a mia nonna”. Per poi minacciosamente avvertire 15 minuti prima della strage “sto per sparare in una scuola elementare”.

Un ritardo inaccettabile

A poche ora dalla strage, emerge però un particolare davvero inquietante che gli inquirenti stanno cercando di spiegare grazie alla ricostruzione di quei concitati minuti. Secondo diversi testimoni, gli agenti non sarebbero entrati subito nell’edificio in cui Salvador Ramos stava sparando ai piccoli allievi. Gli inquirenti stanno infatti cercando di capire perché siano passati dai 40 ai 60 minuti prima dell’intervento delle forze dell’ordine nella scuola. Un’ipotesi che non fa che aumentare la rabbia dei genitori che hanno visto volare in cielo i loro piccoli angeli. “Si poteva fare di più” questo il grido di rabbia di Javier Cazares, papà della piccola Jacklyn, morta nell’attacco, che ha aggiunto di essere stato tra i primi ad arrivare alla scuola e di aver visto la polizia ancora all’esterno.

Stessa cosa la racconta il 24enne, Juan Carranza, che ha assistito alla scena da casa sua, sull’altro lato della strada rispetto alla scuola elementare. Dopo aver udito i primi spari ha urlato di entrare ai poliziotti che invece sono rimasti inspiegabilmente fermi fuori l’ingresso, in attesa di non si sa cosa. Lo stesso Carranza ha affermato di aver visto l’uomo armato finire con il suo camioncino in un fosso fuori dalla scuola, afferrare il suo fucile semiautomatico e sparare a due persone fuori da un’agenzia funebre lì vicino che, per fortuna, non sono state colpite.

 

 

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