Le foto del premier Draghi in visita ai bambini di due scuole senza indossare la mascherina ha scatenato inevitabili reazioni e proteste
Hanno lasciato davvero perplessi le foto ufficiali circolate qualche giorno fa a margine della visita del Presidente del Consiglio Draghi agli studenti di due scuole elementari in provincia di Verona. Nelle immagini si nota come il premier sia l’unico senza mascherina circondato dai ragazzi tutti “mascherati”.
‘Spero che l’anno prossimo non ci sia più bisogno di mascherine e che la pandemia non ritorni. So quanto avete sofferto, alla vostra età è importante stare insieme”. Suonavano anche un po’ beffarde le parole di Draghi, mentre i poveri ragazzi lo guardavano dalle fessure rimaste libere dalle mascherine ancora calate sul viso, mentre lui non indossava nulla, pur se poteva avere l’età dei loro nonni ai quali invece viene raccomandato di non abbassare la guardia!
La protesta del professore
Ieri ha fatto scalpore la protesta di Davide Tutino, docente presso il liceo Gullace di Roma, che più volte si è reso protagonista di gesti di disobbedienza civile e onestà intellettuale contro la narrativa e la normativa della cosiddetta emergenza Covid, perché si è presentato a scuola senza indossare la mascherina, seguendo proprio l’esempio del presidente del Consiglio. Questa è la lettera di Tutino, inviata al dirigente del Liceo, per giustificare il suo gesto:
Gentilissima Dirigente,
Sospendo oggi lo sciopero della parola in quanto, spinto dalla coscienza, dalla scienza, dalla costituzione, mi trovo nel dovere inderogabile di prendere esempio dalle nostre massime istituzioni.
Il nostro presidente del consiglio, in visita alla scuola media Dante Alighieri di Sommacampagna (Verona), si è immerso tra la folla dei bambini e degli adulti senza indossare alcuna maschera.
Egli ha così portato loro un giusto e chiaro esempio di ciò che intende il nostro presidente Mattarella con le parole pronunciate in apertura dell’anno accademico presso l’Università di Padova: ‘Vorrei raccomandare agli studenti di questo e ogni altro ateneo di non cadere mai in questa tentazione, di coltivare sempre il dubbio e lo spirito critico. L’antidoto alla superbia è la cultura’. Così ha detto il nostro capo dello stato, anch’egli senza indossare alcuna maschera.
Due esempi così illustri non potevano e non possono lasciarci indifferenti, e costituiscono una loro chiara denuncia di quella che oramai è soltanto una inutile e vessatoria finzione giuridica.
È nostro dovere come uomini, come cittadini, come docenti, seguire il loro esempio, e coltivare il coraggio della verità, del diritto, della dignità umana.
Per questa ragione mi presento a scuola senza maschera, certo ormai che la comunità scolastica debba dare risposta a questioni ragionevoli e argomentate poste dagli studenti, dalle famiglie, dai docenti e dai lavoratori.
Quindi Tutino, dopo una e-mail di avvertimento inviata alla sua dirigente scolastica, si è presentato nell’istituto in cui lavora senza mascherina. Tra le motivazioni del gesto non solo il fatto che l‘Italia è rimasto l’unico paese europeo ad imporla ad alunni e lavoratori, ma anche per seguire l’esempio del Presidente del Consiglio.