La nuova Ferilli, le zolle dell’Olimpico: il web si scatena sulla festa della Roma

Stanno facendo il giro della rete alcuni video della festa giallorossa: dalle zolle di Lazio-Verona alla tifosa in bikini. 

Feste, cori, esultanze ed esaltazioni durate due giorni: dall’entusiasmo di Tirana alla festa dello stadio Olimpico, fino al percorso sul pullman scoperto per le vie della città. La festa dei tifosi della Roma ha portato 100.000 tifosi in piazza: dalle prime ore del mattino fino a notte fonda, il pubblico giallorosso è sceso in strada, festeggiando la vittoria della Conference League: il primo trofeo europeo del club (dopo la Coppa delle Fiere).

I tifosi della Roma sono tornati a festeggiare dopo quattordici anni di digiuno. E lo hanno fatto in ogni modo. Bandiere, striscioni, cori, momenti di giubilo ed entusiasmo. Ma anche scene imbarazzanti, che hanno fatto il giro del web, scatenando l’ilarità generale. Durante i festeggiamenti allo stadio Olimpico (aperto per ospitare i tifosi giallorossi impossibilitati dall’andare a Tirana) è accaduto di tutto. Romanisti che hanno portato a casa zolle di terreno di gioco come reliquia, dimenticando che la sfida decisiva si giocasse su un altro campo (e che gli ultimi a calpestare quell’erba erano stati Milinkovic, Felipe Anderson, Pedro e i biancocelesti, scesi in campo con il Verona tre giorni prima), o altri che hanno festeggiato mangiando delle vere e proprie zolle.

Ma il video che ha scatenato la rete, con milioni di visualizzazioni e condivisioni, riguarda una tifosa giallorossa, che al termine della gara si scatena al centro dello stadio Olimpico: costumino rosso succinto (che ad un certo punto fatica a reggere le forme prorompenti), tentativi (più o meno riusciti) di trasformarsi in una sex symbol, contornata da tifosi che facevano a gara a fare selfie con lei. “Ecco la nuova Ferilli”, ha scritto qualche utente sui social network, commentando ironicamente il video. Ma c’è anche (tra gli stessi tifosi giallorossi) chi ha criticato questo tipo di esposizione e di esultanze, considerandole inadeguate. Il web, spesso, non perdona.

 

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