Sciopero nazionale della scuola: lezioni a rischio per alta adesione

A scendere in piazza sono Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda e Anief, i sindacati contestano ““l’invasione di campo del Governo su salario e carriera”

E’ previsto l’arrivo di un centinaio di pullman da tutti Italia a piazza Santi Apostoli, dove si terrà una manifestazione a partire dalle ore 10. Gli organizzatori si aspettano un’alta partecipazione alla protesta. “Lo sciopero avrà una alta adesione perché le ragioni della protesta sono motivate: il governo sceglie di costruire una formazione per pochi, finanziata con il taglio degli organici. In più si umiliano i precari con un nuovo sistema di reclutamento e gli si nega l’abilitazione. Un intervento da respingere, che io non chiamo nemmeno la riforma. Viene tradito il Patto per la scuola. Il contratto poi è scaduto da tre anni e ci aspettiamo un investimento serio per il rinnovo contrattuale: le risorse stanziate non bastano anche dato l’impegno della scuola tutta negli anni della pandemia. Evidenziamo l’inadeguatezza del governo rispetto alle esigenze della scuola”, spiega con tono perentorio Francesco Sinopoli che guida la Flc Cgil.

Scuola professore record
Scuola (Ansa)

Contrario allo sciopero il sindacato Anp dei presidi. “Il ritornello è il solito: stabilizzare i precari, non considerando per nulla il diritto degli alunni ad avere insegnanti migliori, più preparati, più aggiornati“, osserva Cristina Costarelli di Anp Lazio. “E si vuole evidentemente la distribuzione a pioggia di soldi per tutti. Non si vuol sentire parlare di merito e differenziazioni. Più soldi per tutti ha un sapore populista senza utilizzare gli aumenti per restituire efficienza e premialità“, le fa eco Mario Rusconi di Anp Roma.

“E’ una categoria troppo sacrificata e mortificata”

draghi scuola
(Ansa)

Ma Pino Turi della Uil parla di uno scenario deverso. “Stiamo registrando la voglia di manifestare di una categoria troppe volte sacrificata e mortificata. In molte realtà si stanno organizzando manifestazioni di protesta. La piazza di Roma sarà solo il megafono di una mobilitazione che i sindacati unitariamente hanno organizzato e che i lavoratori stanno animando e facendo propria. Se le notizie che ci giungono saranno confermate, saranno loro i protagonisti

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