Juventus, Massimiliano Allegri non ha alcun tipo di dubbio e con una metafora delle sue rivela cosa pensa dei settori giovanili della squadre del campionato italiano
Per quanto riguarda le metafore l’uomo inquadrato in foto si può definire un vero e proprio maestro. Non si tratta affatto della prima volta che il manager livornese se ne esce con frasi delle sue che, con il tempo, sono diventate virali nel web. Tanto è vero che vengono usate anche come “meme” e non solo. Un esempio su tutti? Il “Corto muso“, tanto da finire sul dizionario Treccani.
Si ritorna a parlare di Massimiliano Allegri. Il suo secondo ritorno sulla panchina della Juventus non si è rivelato per nulla fortunato. Lo dimostrano i risultati ottenuti. Quarto posto in classifica, eliminazione in Champions League agli ottavi di finale e sconfitte nelle due finali di Supercoppa Italiana e Coppa Italia. Si tratta della prima volta, dopo dieci anni, che la ‘Vecchia Signora’ non riesce a mettere in bacheca un solo trofeo.
Tanto è vero che molti sostenitori hanno chiesto le dimissioni da parte dell’allenatore che, a meno di clamorosi colpi di scena, rimarrà sulla panchina della squadra piemontese. Adesso, però, si ritorna a parlare nuovamente di lui in merito alla sua nuova metafora che sta facendo molto discutere.
Juventus, Allegri e la sua metafora verso i giovani
In attesa di ripartire per la prossima stagione il tecnico si è concesso in una intervista ai microfoni di ‘Dazn‘. Ad intervistarlo, però, è stato un giornalista d’eccezione, ovvero il suo ex calciatore Andrea Barzagli. Quest’ultimo, da qualche mese, è diventato opinionista del servizio a pagamento di video streaming online.
Si stava parlando del settore giovanile e soprattutto del fatto che molte società non riescono a puntare su di loro. Non è finita qui visto che il manager ha voluto dire la sua in merito a questa situazione, non facendo mancare assolutamente la sua ironia: “In Italia indottriniamo troppo i giovani: così vengono fuori dei polii d’allevamento”. Dichiarazioni che stanno facendo senz’altro discutere.
