Il sindaco di Livorno ha bocciato la proposta di intitolarle una via: “Una richiesta strumentale”. Ma esplode la bufera
Oriana Fallaci continua a far paura ad una certa corrente politica. Da viva ha scosso pensieri, modificato opinioni, portato avanti battaglie culturali: da morta continua a spaventare i suoi antichi detrattori. Una parte della sinistra più radicale continua ad essere spaventata al singolo pensiero di onorarla, ricordarla ed osannarla. Anche in modo ufficiale.
Il semplice pensiero di dedicarle una via, ha fatto impazzire la stragrande maggioranza di Livorno. E’ nata infatti una vera e propria guerra ideologica tra gli esponenti del centro-destra, favorevoli alla possibilità di dedicarle una piazza e una parte della popolazione toscana, evidentemente avversa ai suoi pensieri. A Piombino, il sindaco Francesco Ferrari, di Fratelli d’Italia, ha già portato avanti questa scelta: “Siamo molto felici di avere nella nostra città una via intitolata a una grande donna e intellettuale toscana, grazie alla proposta avanzata da Davide Anselmi e Maria Elena Cosimi. Oriana Fallaci – ha proseguito Ferrari – è stata una donna la cui attività intellettuale ha avuto grandissimo rilievo nazionale e internazionale”, ha dichiarato, svelando la targa dedicata alla Fallaci.
Dopo Piombino è toccato a Livorno. Il capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea Romiti, ha firmato una mozione, esponendola al Consiglio comunale. “Con uno sguardo scevro da pregiudizi, credo sia importante tributare un omaggio alla memoria di Oriana Fallaci, grande giornalista e scrittrice, capace di difendere il suo libero pensiero. Per questo chiedo all’amministrazione comunale di Livorno di dedicare una via, una piazza o un luogo pubblico alla scrittrice Oriana Fallaci”. Dopo questa richiesta si è scatenato il putiferio.
La richiesta è stata respinta dal sindaco Luca Salvetti, esponente della sinistra. “Noi stiamo pensando a fare altre intitolazioni. E’ già deciso che il 4 giugno ci sarà l’intitolazione di piazza del Pamiglione a Italo Piccini (storico console dei Portuali, ndr). Guardiamo a personaggi che sono strettamente collegati con la realtà di Livorno e su questo stiamo procedendo. Italo Piccini è un chiaro esempio della nostra volontà di valorizzare chi ha dato molto alla nostra comunità. Ricordo anche l’intitolazione del parco vicino a Coteto a Gino Calderini, anima dello sport labronico“. Per il primo cittadino, la richiesta di intitolare una via a Oriana Fallaci, risulta essere una provocazione: “Le emozioni su Oriana Fallaci sono della destra e chiaramente strumentali nei confronti delle forze di sinistra perché la Fallaci è un personaggio che indubbiamente divide”.
Nonostante la Fallaci, intellettuale apprezzata in tutto il mondo e universalmente riconosciuta, sia nata a Firenze e cresciuta in Toscana, il solo pensiero di riconoscerle una via, viene visto dunque come una provocazione. Uno strumento divisivo e strumentale. Sono in tanti, sui social e nei dibattiti in rete, a chiedersene il perchè.