A causa di ciò che è accaduto nei minuti finali della stracittadina tra Paok e Aris Salonicco, la gara è stata sospesa per diversi minuti
Il derby è sempre una gara molto accesa, che si trascina rivalità storiche. In Italia, come nel resto del mondo, quando si affrontano squadre della stessa città l’agonismo è alle stelle e sugli spalti si respira sempre un’aria molto particolare. Ma il derby non è vissuto allo stesso modo: esistono ambienti dove le gare si sentono di più e la rivalità tocca livelli incredibili. Piazze dove perdere un derby diventa un dramma.
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Ciò che è successo nel derby di Salonicco, tra Paok e Aris, ne è la testimonianza. I tifosi del Paok hanno riempito le tribune e sostenuto la squadra. Anche quando l’Aris ha sbloccato il risultato e si è portata in vantaggio. Ma nei minuti di recupero, la voglia di rimanere al fianco della squadra si è trasformata in rabbia. I tifosi di casa hanno scatenato un putiferio, invadendo il campo e costringendo i giocatori a rifugiarsi negli spogliatoi.
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Il caos è durato diversi minuti. Le forze dell’ordine hanno ordinato l’evacuazione dello stadio, riuscendo a ripristinare la calma all’interno dell’impianto. Una volta svuotato il terreno di gioco, la partita è ripresa, ma immediatamente è stata fischiata la fine della gara. La ripresa del gioco è un piccolo vantaggio per il Paok allenato da Răzvan Lucescu, che evita così guai peggiori. In caso di sospensione definitiva della gara, il club avrebbe rischiato una lunga squalifica e punti di penalizzazione. Così, regolamento alla mano, il Paok rischia semplici sanzioni pecuniarie che possono raggiungere i 250mila euro e in più partite le tribune saranno chiuse.
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Secondo quanto riportato dalla stampa locale la polizia avrebbe arrestato almeno quattro tifosi del Paok che, una volta invaso il terreno di gioco, si sono scagliati contro le forze dell’ordine. “Sono davvero molto turbato per ciò che è successo. Davvero un brutto spettacolo”, ha dichiarato il tecnico Lucescu a fine partita.
