Altro episodio all’interno di una scuola di una docente che ha coinvolto i bambini nella celebrazione della vittoria dei giallorossi in Europa
Era già successo il giorno dopo la vittoria della Roma in Conference League, con una maestra di elementari che aveva avuto la brillante idea di entrare in classe con bandiere e radio e far cantare l‘inno della Roma a tutti i bambini. Pensava fosse una cosa innocente (e probabilmente fatta con questa intenzione) ma non è stata gradita affatto da tutti i bimbi e soprattutto da qualche genitore. Più di qualcuno l’ha vista come una sorta di pressione e forzatura che, in una classe di bambini, non dovrebbe esserci. E’ successo di tutto con la maestra che è stata severamente redarguita dal corpo docente e anche a livello istituzionale. E’ accaduta la stessa cosa qualche giorno fa, stavolta in una materna, con bimbi più piccini. A darne notizia il Comitato Consumatori Lazio.
“Su segnalazione di un genitore di uno degli alunni della Scuola Materna ”Il Girasole Colorato’‘ (zona Garbatella) – si legge nella nota -, in data odierna, il Comitato Consumatori Lazio ha presentato un ulteriore esposto presso la Procura per i Minorenni di Roma, corredato di relative prove documentali, rendendo edotta l’Autorità circa l’accadimento di fatti similari a quelli che hanno già riguardato la Scuola Caterina Usai“.
La Procura dei Minorenni di Roma si è attivata
A renderlo noto è una nota il Comitato che aggiunge: “Anche in questo caso, la maestra degli alunni coinvolti, munitasi preventivamente di stereo, cavi e bandiera della A.S. Roma e senza riguardo alcuno verso la sensibilità dei minori tifosi di altre squadre o addirittura non tifosi, ha inopinatamente ritenuto di dover festeggiare nei locali scolastici la vittoria della Società giallorossa nella Conference League 2021/22, diffondendo l’inno romanista a tutto volume, sventolando il proprio stendardo, mettendo in atto comportamenti affatto inclusivi ed esorbitando oltremodo le prerogative didattiche assegnatale”
I punti dell’esposto in Procura
1) di accertare l’effettività e la veridicità dei fatti narrati nell’esposto, mediante l’audizione del genitore lamentatosi, dell’insegnante in questione, degli altri genitori della comunità scolastica e del Dirigente Scolastico preposto;
2) di disporre la sospensione cautelativa dell’insegnante in parola dai propri incarichi didattici, con conseguente sottoposizione della medesima ai previsti test psico/attitudinali;
3) di adottare ogni altro provvedimento a tutela dei minori, ivi compreso l’interessamento dei Servizi Sociali competenti territorialmente ed il sanzionamento penale dei comportamenti eventualmente integranti le fattispecie di reato previste dalla legge, previa rimessione ex officio degli atti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma.