Nella città di Romeo e Giulietta la sfida è tra il sindaco uscente esponente di FdI e l’ex calciatore Tommasi
Mancano pochissimi giorni al 12 giugno e gli schieramenti tirano la volata ai rispettivi candidati alle amministrative. I leader sono impegnati in un vero e proprio “tour de force” elettorale, da Nord a Sud. Le sfide principali tra i partiti si giocheranno nei 26 capoluoghi al voto. A Verona, tra le principali città del Veneto e crocevia economico e logistico del Nord-Est, si gioca una partita decisiva. Ed è per questo che il centrodestra che sostiene il primo cittadino uscente Federico Sboarina si sta mobilitando con convinzione e determinazione.
Il centrodestra schiera i big a Verona
Domani, nella centralissima piazza Dante, calerà i suoi pezzi da novanta. Sullo stesso palco si ritroveranno il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, il segretario della Lega Matteo Salvini, il governatore del Veneto Luca Zaia, il sindaco di Venezia e presidente di Coraggio Italia Luigi Brugnaro, il presidente dell’Udc Antonio De Poli e il presidente di Noi con l’Italia Maurizio Lupi. Tutti in campo per la riconferma di Sboarina, 50 anni, avvocato, esponente di Fratelli d’Italia. Nel 2017 è stato eletto sindaco con il 58,11%, battendo al ballottaggio l’ex senatrice leghista e compagna di vita di Flavio Tosi, Patrizia Bisinella. Tosi, ex primo cittadino scaligero, ha scelto di candidarsi anche in questa tornata elettorale e trova il sostegno di Italia Viva di Renzi ma anche di Forza Italia, che a Verona ha deciso di rompere l’asse con FdI e Lega.
L’asse Pd-M5S per l’ex calciatore Damiano Tommasi
Il principale sfidante di Sboarina è Damiano Tommasi, volto noto dello sport italiano, ex giocatore del Verona, della Roma e della Nazionale. Ex presidente dell’Associazione italiana calciatori, è alla prima esperienza in politica. Sulla sua candidatura si sono trovati d’accordo Pd e Cinquestelle e a Verona sono venuti per sostenerlo sia il segretario dem Enrico Letta che il presidente del M5S Giuseppe Conte.
I sondaggi premiano Sboarina
Sul piatto Sboarina può mettere i risultati raggiunti dall’amministrazione di centrodestra, dal piano di risanamento della Fondazione Arena all’aumento di capitale per Veronafiere alla fusione Agsm – Aim che ha portato alla nascita della prima multiutility del Veneto per dimensioni, passando per la variante urbanistica per il recupero di 45 aree ex industriali in degrado e gli interventi di recupero dell’area ex Manifattura Tabacchi. Tommasi, dal canto suo, sta puntando sul suo civismo e il suo obiettivo è intercettare anche il voto moderato e cattolico, anche se nella sua coalizione non manca la presenza della sinistra più radicale. I sondaggi danno in vantaggio il sindaco uscente Sboarina ma la sfida è aperta. E sarà il voto dei cittadini a decidere i prossimi cinque anni della città di Romeo e Giulietta.