Twitter sblocca il flusso dei dati, Musk accontentato: ecco che succede ora

Il cda della società ha deciso, di sbloccare tutto secondo una indiscrezione raccolta dal Washington Post: oltre 500 milioni di post ogni giorno

Musk chiede, Twitter concede. Il consiglio di amministrazione di Twitter ha deciso di fornire al patron di Tesla le informazioni sugli account “fake”, che l’imprenditore ha più volte detto di voler avere per poter procedere all’acquisizione della piattaforma social e versare i 44 miliardi di dollari per l’acquisizione dell’azienda. Secondo quanto raccolto dal Washington Post, il Cda del social offrirà a Musk l’accesso al “firehose”, l’enorme flusso di dati che comprende oltre 500 milioni di tweet pubblicati ogni giorno. La decisione del board di Twitter metterà fine a una situazione di stallo con il miliardario, che ha minacciato di ritirare il suo accordo da 44 miliardi di dollari per acquistare il social.

Twitter
Ecco come cancellarsi da Twitter in pochi secondi (Ansa)

Le informazioni potrebbero essere fornite entro questa settimana, ha detto la persona informata dei fatti. I manager di alto livello di Twitter restano scettici sulla capacità di Musk di utilizzare il “firehose” per trovare informazioni precedentemente non rilevate: il flusso di dati è disponibile appunto da anni, a pagamento, per diverse aziende.

Il problema degli account falsi esiste sin dalla nascita di Twitter

Elon Musk
EPA/Patrick Pleul/POOL

Molti dei manager della società di microblogging, e anche diversi analisti e addetti ai lavori della Silicon Valley, affermano che Musk sta usando la richiesta dei dati come pretesto per uscire dall’accordo o per negoziare un prezzo più basso di quanto inizialmente offerto.

Il problema dei bot e degli account falsi esiste comunque fin quasi dalla nascita di Twitter, 16 anni fa. Per anni, l’azienda ha affermato che i bot e gli account di spam rappresentano meno del 5% degli utenti del servizio, un numero ricavato per mezzo di approfonditi controlli interni. Ma alcuni analisti esterni ritengono che la percentuale sia in realtà molto più alta, forse anche il doppio o il triplo.

Gestione cookie