Il Covid è alle spalle, le preoccupazioni per gli italiani sono altre

Se prima la preoccupazione principale degli italiani era quella del Covid, adesso non lo è più visto che oltre al virus sono subentrati ben due “problemi” abbastanza gravi. E’ stato fatto un sondaggio politico in merito ed i risultati non mentono affatto

Italiani disperati
Italiani disperati (Ansa Foto)

Sia chiaro: il problema del Covid continua ad esserci, nonostante non sia più l’argomento principale e da prime notizie ai telegiornali. La preoccupazione principale per gli italiani, a quanto pare, però è decisamente un’altra. Anzi, altre due. In primis quella che riguarda la situazione economica che sta vivendo il nostro paese che non è assolutamente delle migliori. Di conseguenza è la durata del conflitto che si sta verificando in Ucraina, arrivato al giorno numero 106.

A rivelarlo sono stati gli stessi italiani che hanno partecipato ad un sondaggio politico che è stato elaborato dall’istituto Ipsos per il programma ‘DiMartedì‘ su La7, condotto dal giornalista Giovanni Floris. Alla domanda “Quanto si sente preoccupato per la guerra in Ucraina” il 32% delle persone ha risposto “Molto”. Il 48% invece lo è “abbastanza”. Il 5%, invece, ha rivelato di essere “poco” preoccupato, mentre la restante parte ha risposto che non lo è “per nulla”.

Sondaggi politici, italiani preoccupati dalla guerra e dall’economia

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La crisi economica spaventa gli italiani: ecco i risultati di sondaggio © Ansa

La preoccupazione principale da parte degli italiani è la durata di questo conflitto. Più si va avanti e peggio sarà per la nostra economia. Non è affatto un mistero che i beni di prima necessità ed altro abbiano avuto un vertiginoso aumento. Basti pensare al prezzo della benzina che, dopo una discesa, è ritornata ad aumentare scatenando la furia da parte dei cittadini. Per non parlare del prezzo della pasta, pane (di conseguenza il grano) che sta preoccupando non poco.

Alla domanda “Cosa si aspetta riguardo la situazione economica dell’Italia“, il 48% delle persone ha risposto che si aspetterà un “peggioramento”, il 26% è sicura che la situazione “resterà invariata”, il 20% prevede un “miglioramento” mentre la restante parte non ha avuto una opinione in merito.

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