Arrivano buone notizie per i bambini coinvolti nel caso Bibbiano. E, intanto, è iniziato il processo nei confronti degli indagati.
Buone notizie per tutti i bambini coinvolti nel caso Bibbiano. Come riferito dal Corriere della Sera, i nove ragazzini (le vittime delle false violenze sessuali ndr), sono ritornati a casa dalle famiglie naturali.
Il via libera del Tribunale dei Minori di Bologna è arrivato nei giorni scorsi ed ora per i piccoli ricomincia una nuova vita insieme ai genitori e a tutti gli altri familiari, che in questo periodo hanno combattuto in modo molto duro per riaverli.
Naturalmente la vicenda non è ancora finita qui. E’ iniziato proprio nella giornata dell’8 giugno il lungo processo che vede imputate 17 persone, tutti dipendenti della ASL reggiana e dell’Unione di Val d’Enza. Nelle prossime settimane si continuerà con le udienze e, alla fine di questo percorso giudiziario, ci sarà una sentenza che potrebbe mettere la parola fine su questa vicenda.
Bibbiano, a casa anche la bambina del ‘caso pilota’
Tra i bambini che sono ritornati a casa c’è anche la bambina del caso pilota, cioè la vicenda che ha portato la Procura ad aprire un’indagine su quanto stava succedendo a Bibbiano. E il nonno ai microfoni del Corriere della Sera ripercorre quel drammatico 11 aprile 2018, il giorno che la piccola venne tolta alla famiglia d’origine. “Ci dissero di non andare a prenderla a scuola perché non serviva – le parole del nonno – la bimba era stata trasferita e pensavano loro a tutto. Con noi non poteva più stare“.
Da quel momento è iniziata una lunga battaglia finita, come detto, nei giorni scorsi, ma che ha dato i primi risultati dopo un anno quando il giudice definì questa vicenda “il caso pilota dell’inchiesta perché conteneva tutto: i documenti falsificati e le testimonianze inventate“.
Ora la piccola potrà ritornare ad abbracciare i nonni e, soprattutto, a ritrovare una certa serenità che è mancata in quest’ultimo periodo. Anche se non sarà per nulla semplice dimenticare quanto successo.